La reunion di Paola e Chiara e la confessione: “Siamo sempre state rifiutate dalle radio”
Dalle immagini di Bibione, sul palco con Max Pezzali per chiudere un capitolo della loro vita passata, Paola Iezzi è ritornata sui social e si è raccontata in una diretta su Instagram. Un viaggio attraverso i cinque milioni di dischi venduti, gli otto album in studio e la doppia partecipazione al Festival di Sanremo: un percorso durato fino al 2013 e che adesso rivede le due sorelle di nuovo sull'onda, tra la piega nostalgica dei social e la nuova energia: "Intanto ci viviamo questa esperienza meravigliosa con Max, quale artista migliore col quale ricominciare? È l’artista che per la prima volta ci ha offerto il suo palco grandissimo quando eravamo solo delle ragazzine, è come se si chiudesse un cerchio, e forse insieme si riapre una strada nuova. Restiamo aperte a tutte le possibilità. Vedremo, vedremo".
Un ritorno che ha impressionato per la sua risposta social, quello di Paola e Chiara Iezzi, che come hanno dichiarato in una diretta Instagram nelle scorse ore, hanno ricevuto una boccata d'aria pura dalla gente: "Quell’ossigeno è arrivato adesso. E non dalle radio o dai media: dalla gente. Poi son stati tutti carini, i giornali e le radio si sono accodati, ma appunto si sono accodati, perché siete voi che siete partiti anche grazie ai social. Se ci sarà un ritorno, e dobbiamo capire se questa non è solo un’ondata, sarà solo perché la gente l’ha voluto, perché ci avete inondato con questo amore che non si è mai spento". Un ritorno che aprirebbe una nuova stagione per una delle coppie musicali italiane più iconiche dei primi anni 2000.
Ma il riavvicinamento, soprattutto a livello musicale, non è stato facile. La cantante ha raccontato nella diretta dei 10 anni vissuti nell'industria discografica da indipendenti, una scelta causata anche dal mancato approccio delle radio alla loro musica. Come confessato ai fan: "L’affetto personale tra noi non è mai mancato, abbiamo avuto le nostre difficoltà come tutti quando si separano, le separazioni non sono mai facili. Ma l’affetto non è mai stato in discussione. È stato lo stress per il lavoro, per non essere capite, per essere rifiutate da tutte le radio sempre. Abbiamo fatto dieci anni da indipendenti che sono stati abbastanza hardcore, ogni singolo che portavamo in radio ci veniva letteralmente tirato in testa". La mancata assistenza da parte delle radio, sobbarcandosi i costi di produzione di ogni singolo disco, ha portato al punto di rottura poi negli anni successivi alla popolarità: "Abbiamo deciso di chiudere perché c’era talmente tanta tensione, talmente tanto nervosismo, che non ce la facevamo semplicemente più a tenere botta. Anche tra di noi c’era troppa tensione, difficoltà, non viaggiavamo più allo stesso ritmo".
Infine, le due cantanti hanno ricordato con un pizzico di rammarico gli esperimenti musicali prodotti in passato, una stagione della loro vita che l'industria discografica avrebbe sottovalutato: "Abbiamo tirato fuori bei dischi come Win the Game, che era avanguardistico, tutto in inglese, difficile da capire ma prodotto strabene, con dei remix fatti da deejay pazzeschi, e fatto tutto con le nostre forze, abbiamo girato un video in Islanda che ci è costato l’ira di Dio, e dentro c’era Cambiare pagina, che era un pezzo pop della madonna. Ecco, tiri fuori un disco così e poi vedi che per tutte le radio è sempre no, e allora a un certo punto molli, andate avanti voi e fate la musica che volete, suonate quello che ve pare. Non riesci più mentalmente a resistere, a tenere sempre il coltello in mezzo ai denti".