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La musica italiana in 10 canzoni: Paola e Chiara tra De Andrè e Celentano

Il giornale inglese The Guardian ha stilato una particolare classifica con i 10 brani più famosi della musica italiana (pop e dance) dagli anni ’60 a oggi. Tra De Andrè e Celentano spuntano verso la fine anche le sorelle Iezzi e il noto cantautore Simone Cristicchi.
A cura di Eleonora D'Amore
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Al di là di tutti i pregiudizi, da quelli legati ai "mammoni" italiani e ai soliti clichè mafiosi, l'Italia è esempio nel mondo nel modo di vestire, mangiare, amare e di fare musica. Dallo Swing degli anni 50 al pop contemporaneo, ci sono tutti i motivi per esclamare, come ha fatto Madonna su una sua famosa tshirt, che "Italians do it better" (ovvero "Gli italiani lo fanno meglio"). Il giornale guardian.co.uk a tal riguardo ha voluto stilare una classifica dei 10 brani rappresentativi della nostra musica, demarcando una stranissima linea di confine tra De Andrè, Celentano, Battisti e il duo Paola e Chiara accompagnato da Simone Cristicchi. Di seguito riportiamo il testo tradotto in italiano e, di conseguenza, le parole testuali con le quali il giornalista Andrew Khan ha commentato la tradizione musicale del nostro Belpaese, inserendola nella sua rubrica "Sounds of…".

Fabrizio de André – La Guerra di Piero (1964)

Grazie al successo di Dean Martin e Mario Lanza, l'immagine mondiale del pop "italiano", almeno fino all'epoca disco, è stata quasi interamente legata alla nostalgia della seconda generazione di migranti desiderosi di avvolgersi nella bandiera tricolore. Mentre la tradizione della  "musica leggera" sentimentale veniva legata a cantanti come Gino Paoli e Mina Mazzini, a metà degli anni '60 la situazione cambiava e diventava più interessante. Considerato da molti come il più importante musicista italiano degli anni del dopoguerra, il brillante Fabrizio de André si distinse in un genere folk-pop più politicizzante. I suoi successi, tra cui La Guerra di Piero, introdussero l'anarchismo e il pacifismo nelle classifiche e sono ancora motivo di aggregazione per la sinistra italiana.

Adriano Celentano – Prisencolinensinainciusol (1972)

Sebbene la sua presenza in pubblico sia stata altalenante, Adriano Celentano nelle vesti di icona nazionale non è mai stato messo in dubbio nel corso degli ultimi sei decenni. Tra i primi cantautori a portare il rock'n'roll in Italia, Celentano deve la sua fama a livello internazionale di sicuro all'enorme successo riscosso con il brano-tormentone Prisencolinensinainciusol. La sua performance del 1974  su Rai Uno è da considerare sicuramente uno degli spettacoli televisivi più riusciti che abbiate mai visto.

Goblin – Profondo Rosso (1975)

http://www.youtube.com/watch?v=U-vo5bq6WO8&feature=player_embedded

Una forza trainante tendente al radicalismo, sia in forma musicale che politica, il progressive rock è stato abbracciato dal mainstream italiano con un entusiasmo senza pari in Europa. Con band come Arena, Osanna e Goblin intorno ai primi anni '70, non è difficile capire perché. Colonna sonora di un film dell'orrore di Dario Argento, il brano Profondo Rosso è rimasto per mesi in cima alle classifiche.

Lucio Battisti – Ancora Tu (1976)

http://www.youtube.com/watch?v=q1Ch-YHqSsU&feature=player_embedded

Uno dei cantautori più celebri del Paese; Lucio Battisti scrisse per molti celebri nomi italiani, ma ha riservato il materiale migliore per se stesso. Fusion prog e disco in una ballata di stampo emozionale,  Ancora Tu potrebbe essere la hit definitiva delle classifiche italiane degli anni '70. Anglicizzò le opertine dei suoi dischi e di tanto in tanto ottenne successo anche in Europa, ma la fama Battisti rimase nel tempo un fenomeno prevalentemente "domestico", vissuto nel confine italiano.

Giorgio Moroder – From Here to Eternity (1977)

Kraftwerk potrebbe aver gettato le basi per la nascita della musica electro, ma è ineccepibile la sensibilità pop di Giorgio Moroder che ha garantito alla dance music il ruolo di genere dominante nell'ultima parte del 20° secolo. Giustamente acclamato per il suo lavoro negli Stati Uniti, soprattutto per aver rimodellato a suo piacimento la disco elettronica nel brano I Feel Love, il suo magnifico album del 1977 From Here to Eternity è stato talvolta trascurato rispetto a tutto il resto. La title track è stato un primo assaggio dello stile che avrebbe definito il decennio a venire.

Valerie Dore – The Night (1984)

http://www.youtube.com/watch?v=MufL-OFGDQc&feature=player_embedded

Più fresco e infinitamente più malinconico rispetto ai successi da discoteca esuberanti del decennio precedente, il genere electro offerto da star del calibro di Valerie Dore ha contribuito a plasmare un nuovo movimento nazionale, "Italo-disco", che è stato rapidamente adottato in tutta Europa e negli Stati Uniti.

Eddy Huntington – USSR (1986)

http://www.youtube.com/watch?v=zhFksitSGdA&feature=player_embedded

Uno dei periodi italiani caratterizzati dal più puro intrattenimento fu quello dei successi di Eddy Huntington, tra i quali il celebre brano URSS, un inno piuttosto sorprendente alle gioie d'oriente in un momento paranoico rivolto alla guerra fredda. Huntington ottiene ancora una calorosa accoglienza per i suoi spettacoli occasionali in Russia, un paese in cui il dominio della musica italiana ha continuato a farsi sentire senza grosse interruzioni.

Livin Joy – Dreamer (1994)

Un ponte tra la musica disco e quella house, ha dato alla scena pop, ormai a corto di idee, una scossa di energia della quale aveva davvero bisogno. Basandosi sul lavoro dei Black Box, dei quali il brano Ride on Time rimase primo in classifica per ben sei settimane in Inghilterra, la musica da club euforico di artisti come Corona e Livin Joy ha contribuito a riaffermare la posizione del Paese nelle classifiche europee. Quasi 20 anni dopo la sua versione originale, la recente Dreamer continua riscuotere enormi consensi come hit-dance.

Paola e Chiara – Non Puoi Dire Di No (1998)

http://www.youtube.com/watch?v=OJE1h__y4oE&feature=player_embedded

Fuori dalla scena dance, le presenze musicali più significative degli anni '90 furono quelle di Eros Ramazzotti e Laura Pausini, due superstar che hanno venduto oltre 100 milioni di dischi. Ma per assistere a qualcosa di maggiormente brillante bisognò aspettare le sorelle Paola e Chiara Lezzi. Ispirato da un viaggio in Irlanda, l'album Giornata Storica da cui è tratto l'effervescente Non Puoi Dire Di No ha vinto il paragone con i Cranberries. Non lasciatevi scoraggiare però, è molto più divertente di quanto pensiate.

Simone Cristicchi – Studentessa Universitaria (2005)

Con la radio ancora dominata da una combinazione di Euro house e low-key ballads, Simone Cristicchi si è affermato con quel pizzico di leggerezza mista ad una forte dose di tradizione pop-rock. Studentessa Universitaria, una canzone sulla nostalgia di casa degli studenti meridionali trasferitisi a Milano e a Perugia, è sentimentale e nostalgica a suo modo ma con fascino da vendere.

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