53 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

La musica e Silvio Berlusconi, le canzoni che hanno raccontato l’ex presidente del consiglio

Silvio Berlusconi si è spento all’età di 86 anni: la sua vita pubblica è diventata parte del cambiamento sociale del paese, anche nel campo musicale. Qui le canzoni che hanno al centro la figura del Cavaliere.
A cura di Vincenzo Nasto
53 CONDIVISIONI
Silvio Berlusconi e Marian Apicella, foto 2011
Silvio Berlusconi e Marian Apicella, foto 2011

Silvio Berlusconi è morto nelle scorse ore, il 12 giugno 2023, Il Cavaliere, scomparso a causa di una leucemia mielomonocitica all'ospedale San Raffaele di Milano, ha attraversato cinque decenni della pop culture italiana, influenzandone gli usi e costumi, lavorando sull'arte dello comunicazione nel mondo dello spettacolo. Nello stesso lasso di tempo, la sua figura è diventata centrale nella narrazione sociale, nei cambiamenti culturali del Paese, esecutore e vittima della cultura della polarizzazione. Le sue sfumature personali, sin da giovane, entrano nello spettro del suo personaggio politico e la sua gioventù artistica ha segnato anche il racconto successivo e il suo rapporto con il mondo della musica. Basti pensare, che come ha raccontato in più interviste, nei suoi anni adolescenziali, Berlusconi si esibiva a Rimini con il suo complesso, dal Sombrero all’Embassy, seguito dall'amico Fedele Confalonieri: successivamente anche sulle navi da crociera.

La successiva carriera imprenditoriale e politica non limiterà il suo approccio alla musica, sia durante momenti di cerimonie private, in cui si esibiva con il performer campano Mariano Apicella, sia nell'essere poi oggetto di satira e non solo, attraverso il mondo della musica. Con lo stesso Mariano Apicella, tra il 2003 e il 2011, l'ex presidente del consiglio aveva avviato una collaborazione che aveva dato la luce a brani come Meglio ‘na canzone e a un album come Il vero amore, di cui Berlusconi aveva redatto i testi. Ma legandoci alla discografia italiana, sono sicuramente in numero superiore le opere degli artisti italiani che hanno utilizzato come reference Silvio Berlusconi e il suo lavoro in politica e nel mondo dei media. Da Caparezza a Venditti, dai Modena City Ramblers a Cristiano Malgioglio, ma anche i più sconosciuti La Famiglia Rossi e Andrea Ventini, autore dell'inno Menomale che Silvio c'è. Ecco le canzoni in cui viene raccontato Silvio Berlusconi.

Modena City Ramblers in El Presidente

Tratto dal settimo album in studio dei Modena City Ramblers, ¡Viva la vida, muera la muerte! del 2004, il brano cerca di esercitare in maniera ironica una riflessione sulla politica in quegli anni, citando i maggiori attori in gioco: dai politici alle lobby, dai giornalisti ad appunto, El Presidente. Il ritornello recita: "El Presidente, lo sai, vede, provvede, non sbaglia mai! El Presidente, lo sai, con la sua squadra risolve i guai!".

Povia in Era meglio Berlusconi

Pubblicato come singolo nel 2016 dall'ex vincitore del Festival di Sanremo Povia, Era meglio Berlusconi è il canto nostalgico di un artista apparentemente lontano dalla realtà e dalle riflessioni sui cambiamenti della società. Viene utilizzata l'immagine di Berlusconi come verità unica nel racconto della politica italiana, tramutando gli avversari politici in caricature grottesche, come quando canta: "Me so rotto li cojoni e dico che era meglio Berlusconi, compagno cosa dici? Era meglio Berlusconi, così ti fai i nemici".

Antonello Venditti in Il sosia

Come rivela in un'intervista al Corriere della Sera nel 2005, Antonello Venditti scrive Il sosia, originariamente incluso nel quindicesimo album in studio di Antonello Venditti, Che fantastica storia è la vita del 2003, utilizzando l'immagine di Silvio Berlusconi: "Io non credo che si debba prendere Berlusconi troppo sul serio. Meglio ricorrere, invece, alla satira, alla leggerezza. Sarà anche per questo che tempo fa, nel mio cd Che fantastica strada è la vit a, ho scritto una canzone su di lui, Il Sosia , che parla di un uomo che è la copia di Berlusconi e che con questo sbarca il lunario. Ma lui è un pacifista, di sinistra e per di più interista. Molto divertente".

Cristiano Malgioglio in Caro Berlusconi

Nel 2008, Cristiano Malgioglio decide di scrivere il singolo Caro Berlusconi. È difficile comprendere le origini di questo brano, ma la struttura narrativa, lo scontro economico tra Davide e Golia, diventa una preghiera del cantautore di credere nelle sue capacità: "Caro Berlusconi, se solo mi notasse, sarei il più bel volto internazionale. Lei potente, io niente, eroe di mamma mia solamente, mi risponda, per favore, non cestini questa lettera mia, dottore!".

Caparezza in Legalize the Premier

Pubblicato il 5 agosto 2011 come terzo estratto dal quinto album in studio Il sogno eretico, Legalize the Premier è un brano dalle sonorità reggea in cui l'autore decide di includere uno dei nomi più noti della scena italiana: Alborosie. All'interno del brano c'è lo scontro tra il tema della legalizzazione della marjiuana e le storture della politica, almeno del gossip legata ai personaggi principali. Infatti, Caparezza canta nel brano: "Divenuto adolescente la prima intuizione ogni capo deve avere un capo d'imputazione, sono un presidente in erba ma me ne fotto della maria perché io lotto ma per la mia legalizzazione".

Elio e le Storie Tese in Il congresso delle parti molli

Il 19 febbraio 2008 esce Il congresso delle parti molli, che riprende nelle parti iniziali il riff di Getting Better dei Beatles: il singolo verrà incluso nell'album Studentessi di Elio e le storie tese e parafrasa il potere politico, legandolo concettualmente al corpo umano. In maniera satirica, vengono ripresi alcuni dei tratti comportamentali del Premier, per poi raffigurarlo come un buchino piccolo in grado di comandare il proprio corpo: "Però io ritengo che il buco del membro, non sia il candidato giusto per la guida del corpo. Produce la gente ma è privo di mente".

Andrea Vantini in Menomale che Silvio c'è

Il più grande inno della cultura politica pop del terzo millennio. Si tratta di un brano che ha raccolto oltre 600mila visualizzazioni su Spotify e quasi cinque milioni su YouTube, dove nel frattempo era diventata anche la colonna sonora per il lancio ufficiale della campagna del Partito della Libertà. All'interno del brano è diventato storico il ritornello in cui Vantini recita: "Viva l'Italia, l'Italia che ha scelto di crederci un po' in questo sogno. Per questo dico che menomale che Silvio c'è, per questo dico che menomale che Silvio c'è".

Loriana Lana in La pace può

Canzone scritta da Loriana Lana e Pino di Pietro per supportare la candidatura di Silvio Berlusconi al Premio Nobel per la pace 2010. Il brano cerca in maniera enfatica di celebrare la figura di Silvio Berlusconi, con il singolo che sarebbe dovuto esser trasmesso il giorno del suo compleanno, esattamente il 29 settembre 2010. La pace può, interpretata anche dal tenore Sergio Panajia, si distingue nel ritornello quando racconta: "Siamo qui per te cuore e anima, un Nobel di pace, Silvio grande è, siamo qui per te".

La Famiglia Rossi in Mi sono fatto da solo

Il gruppo Ska bergamasco nato nel 1994 dedicò nel 2003 all'ex presidente del consiglio Silvio Berlusconi un brano molto diretto, in cui venivano riprese alcune accuse nei suoi confronti, dalla corruzione al legame tra il potere e i mezzi d'informazione: "Regalo immagini e suoni e tutti vi tengo buoni, ho dato un posto importante ad ogni brigante che mente per me. Mi son comprato un paese di gente che fa le spese e va al lavoro contenta, sognando villazze e pensioni da re".

Marracash in Didinò

Contenuto nell'album King del rap del 2011, Marracash cita Silvio Berlusconi in uno dei singoli del disco. Il rapper, in tono ironico, divide la figura umana da quella politica dell'ex presidente del consiglio, scrivendo: "Non faccio sto mestiere per essere un ragioniere, Berlusconi per me è simpa se solo non fosse il premier, pure tu non fare finte so che ci usciresti assieme".

Guè in Oro Giallo

Contenuto nell'album Gentleman del 2017, Guè ha subito il fascino di Silvio Berlusconi sin dai tempi dei Club Dogo, in cui analizza la sua figura pubblica come rilevante non nella politica, ma nella descrizione della luxury life dell'ex presidente del consiglio: "Mi dici sono pazzo perché non mi capisce, ho più bitches di Gene Simmons dei Kiss, vengo in pace, scappo, peace, più di Berlusconi giuro, ma non vado in chiesa più di Julio Iglesias".

Guè in Il ragazzo d'oro

È il 2011 e il primo album solista di Guè diventa uno dei cult della cultura rap italiana. All'interno è possibile trovare anche la titletrack Il ragazzo d'oro, in cui Guè fotografa una delle barre storiche del rap italiano: "La vita è solo troie e milioni, lo dice Ice Cube e pure Berlusconi"

Fabri Fibra in Rap in Vena

Nel 2004, Rap in Vena diventa uno dei brani rap di riferimento del panorama italiano. Il tono dissacrante del rapper di Senigallia tocca anche Silvio Berlusconi, che viene citato nella strofa: "Un giorno m'ha detto: "Tarducci, vieni in ufficio, ma quand'è che ti licenzi da ‘sto cazzo d'edificio? Votavo Berlusconi prima della par-condicio e c'ho pure conoscenze nello Stato Pontificio".

53 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views