La famiglia di Michael Jackson contro un documentario: “Tentativo rozzo di sfruttare la sua vita”
Continua la battaglia tra coloro che gestiscono l'eredità di Michael Jackson e chi, invece, anche a quasi 10 anni di distanza dalla morte del cantante continua a volerlo raccontare ripercorrendo la sua carriera e cercando novità con interviste esclusiva. È successo un'altra volta nelle scorse ore a poco dalla messa in onda, da parte della ABC TV, di uno speciale intitolato "The Last Days of Michael Jackson", in cui si ripercorreva, appunto, la parte finale della vita del cantante e che, a detta degli eredi del cantante non era stata né approvata, né sponsorizzata da loro e soprattutto conteneva materiale che violava i loro diritti intellettuali.
"Crediamo che lo speciale sia un altro tentativo rozzo e non autorizzato di sfruttare la vita, la musica e le immagini di Michael Jackson senza alcun rispetto per l'eredità del cantante, la proprietà intellettuale e i suoi figli" si legge nella nota ufficiale diramata dagli eredi. Stando a quanto scritto da Billboard l'accusa è di aver utilizzato materiale coperto da copyright per promuovere lo speciale, che sarebbe stato interrotto dopo la richiesta degli avvocati, ma il problema riguarderebbe anche musica, foto, artwork.
"È particolarmente demoralizzante che la Disney, una società conosciuta per credere fortemente nella protezione della propria proprietà intellettuale, scelga di ignorare questi diritti quando riguarda qualcun altro" scrive ancora la società.La storia post mortem di Michael Jackson è piena di episodi che coinvolgono il cantante non solo per la sua musica, spesso si è parlato di ricostruzioni riguardanti gli ultimi istanti della sua vita, con tensioni tra gli eredi e i media alla continua ricerca di qualche aspetto meno noto della vita della stella del pop mondiale, morta nel 2009 a causa di un'intossicazione dovuta a un abuso di propofol. Nei giorni scorsi, invece, il nome del cantante era tornato in auge per un'altra ricerca sulla sua "45° Degree Lean", la mossa che gli consentiva un'inclinazione a 45 gradi, appunto.