La EMI vicina al fallimento?
E’ un periodo critico per l’etichetta discografica EMI che nell’ultimo anno ha perso circa 1,75 miliardi di sterline, costando caro al futuro dell’azienda.
Lo stesso Guy Hands, uno dei boss delle etichettà, è stato costretto a chiedere a tutti gli investitori di versare 120 milioni di sterline per evitare il crollo dell’azienda.
Gli esperti del settore giudicano questa decisione pessima che non porterà a nulla di buono. Secondo il Financial Times, Kpmg che si occupa dei conti della EMI, ha dichiarato che è in dubbio il futuro dell’azienda, azienda che ha portato al successo centinaia di artisti.
I Beatles, i Beach Boys, I Rolling Stone, I Pink Floyd, sono solo alcune delle star che hanno fatto parte della storia della EMI, che ha oltre 80 anni di attività e che vanta più di 6000 dipendenti in tutto il mondo.
Il declino della società è avvenuto nel 2007 a causa di un calo delle vendite che portò la Terra Ferma ad acquistare la EMI per oltre 3 miliardi di sterline. Probabilmente uno dei motivi del fallimento che sta colpendo l’etichetta è la nascita della musica digitale.
Fatto sta, che se Guy Hands non trova i soldi necessari entro il 14 giugno la EMI rischierà di passare sotto la supervisione di Citigroup, titolare delle linee di credito.
Antonella Pitaniello