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La EMI vicina al fallimento?

La storica etichetta della EMI rischia di chiudere i battenti a causa di continue perdite. Se i boss non trovano i soldi necessari, l’etichetta passerà nelle mani di Citigroup.
A cura di Antonella
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E’ un periodo critico per l’etichetta discografica EMI che nell’ultimo anno ha perso circa 1,75 miliardi di sterline, costando caro al futuro dell’azienda.

Lo stesso Guy Hands, uno dei boss delle etichettà, è stato costretto a chiedere a tutti gli investitori di versare 120 milioni di sterline per evitare il crollo dell’azienda.

Gli esperti del settore giudicano questa decisione pessima che non porterà a nulla di buono. Secondo il Financial Times, Kpmg che si occupa dei conti della EMI, ha dichiarato che è in dubbio il futuro dell’azienda, azienda che ha portato al successo centinaia di artisti.

I Beatles, i Beach Boys, I Rolling Stone, I Pink Floyd, sono solo alcune delle star che hanno fatto parte della storia della EMI, che ha oltre 80 anni di attività e che vanta più di 6000 dipendenti in tutto il mondo.

Il declino della società è avvenuto nel 2007 a causa di un calo delle vendite che portò la Terra Ferma ad acquistare la EMI per oltre 3 miliardi di sterline. Probabilmente uno dei motivi del fallimento che sta colpendo l’etichetta è la nascita della musica digitale.

Fatto sta, che se Guy Hands non trova i soldi necessari entro il 14 giugno la EMI rischierà di passare sotto la supervisione di Citigroup, titolare delle linee di credito.

Antonella Pitaniello

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