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La canzone che Fedez voleva portare a Sanremo: “Ma non posso andarci, conduce mia moglie”

Fedez spoilera “Crisi di Stato”, una canzone che avrebbe voluto presentare al Festival di Sanremo e che uscirà a breve. Forse.
A cura di Redazione Music
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A Fedez non dispiacerebbe bissare l'esperienza di Sanremo – quando partecipò assieme a Francesca Michielin con "Chiamami per nome" – anche se, come ha spiegato in una diretta su Instagram, quest'anno probabilmente non sarà possibile, oltre che per l'ansia che gli comportò quella partecipazione, anche perché Chiara Ferragni sarà una delle co-conduttrici. Una questione di opportunità per una delle coppie più note e chiacchierata del panorama dello shobiz italiano, come ribadisce lo stesso cantante che ricorda anche come in passato fosse già successa una cosa del genere: "Non ci posso andare perché presenta mia moglie, in realtà ci sono già state altre edizioni in cui c'era la moglie di un cantante in gara, però ovviamente è anche un po' il suo momento…".

La nuova canzone hyperpop di Fedez

E pare che Fedez avesse anche una canzone già pronta, che riteneva perfetta per l'edizione 2023. Si chiama "Crisi di Stato" e ormai non è neanche più plausibile sentirla al Festival, in gara, visto che Fedez ha voluto spoilerarla al suo pubblico che gliel'ha chiesto. "Forse esco con una nuova canzone, è una bomba, sarebbe perfetta per Sanremo" aveva detto durante la diretta spiegando che sarebbe stata una bomba ma che non se ne farà nulla anche per l'ansia che gli provocò quella partecipazione: "C'ho ‘sto pezzo che è fortissimo, ma è proprio una figata. Però non so quando uscirà, però a breve secondo me (…). È un pezzo Hyperpop, credo la prima volta che si faccia una roba così, in Italia" ha continuato il cantante che ne ha fatto ascoltare un pezzo". Dazed ha definito hyperpop come un "ceppo estremamente online di pop dirompente e massimalista reso popolare dai video di TikTok e dalle playlist di Spotify"

Il testo di Crisi di Stato

Ma che stupido. Figlio unico.
Mi capisci, mi sento un po’ giu.
Vado in panico, quasi subito
meno male che non fumo più.
Le rose che ci siamo dati in aprile
nelle discariche come le lattine.
Mi chiedi come stai? Cosa ci fai?
Devo parlarti e sai, forse ho capito
che sei tutto l’amore che ho.
Io sono tutti i casini che hai.
E tu per me sei la crisi di stato,
l'amore rubato in un vicolo.
Sei una rissa in cortile, un finale mega malinconico.
Tanto lo sai che non siamo come Marcello e la Loren
e non ci sarà altro film insieme.
Togli il proiettile a un soffio dal cuore,
giochiamo al dottore.

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