Kurt Cobain ha registrato un album solista prima di morire

Rivelazioni incredibili, da far drizzare le orecchie a tutti i fan del compianto Kurt Cobain. A rendere nota una notizia bomba sull’artista scomparso nel 1994 è Eric Erlandson, amico del leader dei Nirvana e chitarrista delle Hole, la band di Courtney Love, vedova Cobain. Ebbene in un’intervista in cui promuove le sue Letters to Kurt, un libro dal significato palese, salta fuori che l’artista suicida stesse lavorando al suo primo album solista. Uno “White Album” di Cobain, lo ha definito Erlandson, paragonandolo all’opera dei Beatles, quindi un capolavoro fuori dal comune. In un’intervista a Fuse.tv il musicista rivela:

Kurt stava puntando in una direzione molto interessante. Quelle canzoni sarebbero finite nel suo personale White Album. Stava lavorando a un disco da solista con gente diversa. Ed io ero davvero eccitato da quel materiale. Rivedo ancora Kurt che me lo suona davanti agli occhi. Ecco perché fui così rattristato dalla sua morte […] Chissà dove sarebbe arrivata quella musica di Kurt.

Un album mai realizzato con degli inediti che secondo il racconto di Eric avrebbero ascoltato solo tre persone. E’ facile intendere che i tre prescelti sarebbero stati proprio Erlandson, lo stesso Kurt e sua moglie Courtney, che dal momento della sua tragica morte è stata indicata come custode di tutta la sua eredità musicale. Erlandson scatena il panico tra i fan con questa dichiarazione, ma si mantiene vago sui dettagli: “Non saprei dire di quale canzone si trattasse, quel materiale non è in mio possesso. Posso solo sperare che un giorno sia pubblicata, almeno per i fan. E' così commovente.” Eric Erlandson specifica che il materiale in questione è composto da melodie dolci, intime e toccanti, che ricordano vagamente le note di Do re mi, uno dei demo contenuto nel box del 2004 Whit the lights out. Il frontman dei Nirvana avrebbe lasciato un patrimonio musicale tutto da scoprire, ma non è dato sapere se tutti i suoi fan riusciranno mai ad ascoltarlo. Per ora non resta che accontentarsi dell’ultima lettera di Kurt Cobain, manifesto triste e realistico della sua scelta di morire.