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Kekko dei Modà ricorda Pau Dones degli Jarabedepalo: “Ero preparato, ma speravo in un miracolo”

Forse uno dei ricordi più commoventi di Pau Dones, cantante degli Jarabedepalo morto a causa del cancro al colon che lo aveva colpito nel 2015 è quello di Francesco “Kekko” Silvestre, cantante dei Modà. Un’amicizia di lunga data ripercorsa dal cantante italiano con un lungo post sui social della band.
A cura di Redazione Music
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Forse uno dei ricordi più commoventi di Pau Dones, cantante degli Jarabedepalo morto a causa del cancro al colon che lo aveva colpito nel 2015 è quello di Francesco "Kekko" Silvestre, cantante dei Modà. I due, è storia nota, erano molto amici, oltre che colleghi, come ricorda lo stesso cantante in un lungo post sulle pagine social del gruppo: "Oggi se ne va un pezzo di cuore, un pezzo di storia della mia vita, musicale e non, che difficilmente potrò dimenticare. Ero preparato, ormai erano settimane che lo ero. Ho vissuto questi ultimi due mesi sperando in un miracolo, ma niente". Personaggio molto schivo, nonostante la notorietà che da qualche anno ha conquistato con i Modà, Kekko aveva in Pau n vero amico, come ricorda ripercorrendo la loro conoscenza.

Come si sono conosciuti Kekko e Pau

Dalla prima vacanza con la moglie in Spagna, ascoltando "Agua", canzone che lo avrebbe fatto innamorare degli Jarabedepalo alla loro collaborazione. Era il 2012, ricorda il cantante, quando dopo il successo di "Viva i romantici" gli chiesero con chi volesse collaborare in un ultimo singolo estratto e Kekko chiese Pau, che accetto di cantare in "Come un pittore": "Lo contattarono, accettò… arrivò in Italia con i suoi capelli lunghi e quell’allegria contagiosa… Me lo trovai davanti… Uno dei miei idoli cantava con me una mia canzone… e gli piaceva pure tantissimo… sognavo ad occhi aperti". La canzone fu un successo e l'amicizia tra i due continuò anche a distanza, oltre che sul palco, dove più volte i due si sono incontrati.

La voglia di suonare di Pau fino all'ultimo

Silvestre, quindi, ha ricordato gli ultimi messaggi e gli ultimi mesi di Pau, la voglia di tornare a vivere nella sua casa di montagna dove nessuno poteva disturbarlo, dove c'erano le cascate, gli alberi: "Di una cosa sono certo, avrà suonato fino al suo ultimo respiro. L’unica cosa di cui non poteva fare a meno era la musica." e infatti Pau ha suonato fino all'ultimo, è stato in studio di registrazione fino agli ultimi giorni di vita, per registrare il suo ultimo album "Tragas o escupes" la cui uscita era prevista per settembre ma è stata anticipata al 29 maggio, pochi giorni dopo l'uscita del singolo "Eso que tú me das", che è stato un successo veloce, e pochi mesi dopo il ritorno di "Vuelvo".

La musica ha perso tanto e anche il mondo

Lo scorso anno Pau aveva deciso di fermarsi con la musica, prima di tornare pochi mesi fa: "È tornato alla musica solo quando ha saputo che ci avrebbe lasciato, e voleva farlo lasciandoci in eredità ancora un po’ della sua arte. E l’ha fatto fino alla fine anche allo stremo delle forze. Una settimana fa era sul set di un secondo video. Si faceva fare le iniezioni pur di stare sul set a lavorare… io non ci potevo credere… una forza fuori dal comune" continua il cantante dei Modà che spiega: "Non so se questo vuoto passerà mai. Forse non voglio nemmeno riempirlo con qualcos’altro. So solo che mi mancherai per davvero e io parlerò sempre di te come di un amico e di un uomo meraviglioso. La musica oggi ha perso tanto, ma il mondo ancora di più".

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