Katy Perry vince in tribunale, “Dark Horse” non è un plagio e non dovrà risarcire Marcus Gray
Una corte d'appello di Los Angeles ha ribaltato il verdetto che quest'estate aveva condannato la cantante Katy Perry a pagare un totale di 2,78 milioni di dollari (2,45 milioni di euro) per il plagio di una canzone rap per la sua hit "Dark Horse", troppo simile a "Joyful Noise" di Marcus Gray. La popstar, condannata a luglio insieme ai produttori della canzone, sembra destinata ad avere la meglio in tribunale, ma la battaglia legale non è finita, visto che i querelanti hanno annunciato a loro volta ricorso. Nella sentenza che ribalta l'esito iniziale, il giudice sostiene che la canzone presumibilmente plagiata, non sia sufficientemente distintiva da essere protetta da copyright: "E' indiscusso anche guardando le prove più favorevoli ai querelanti – recita il verdetto – che gli elementi caratteristici di Joyful Noise non sono una combinazione particolarmente unica o rara".
Quanto ha guadagnato Dark Horse
Marcus Gray aveva fatto causa a Katy Perry e ai suoi produttori chiedendo che gli venisse destinata una parte consistente degli oltre 35 milioni di euro di ricavi ottenuti da una canzone che ha oltre due miliardi e mezzo di visualizzazioni su Youtube e oltre 600 milioni di stream su Spotify, contenuta nel suo album "Prism" del 2013 e cantata in coppia con Juicy J, anch'egli tra i condannati per plagio. La Difesa, però, aveva spiegato che a quella cifra ancdavano certamente sottratti i costi di produzione più altri fattori da decurtare al conteggio percentuale totale.
Condannati anche i produttori
La Giuria aveva inizialmente stabilito che parte del beat e della linea melodica di "Dark Horse" fosse identica a quella di "Joyful Noise" di Flame, e per questo aveva condannato, oltre alla cantante, anche Juicy J, Sarah Hudson (che ha scritto, assieme a Katy Perry, solo il testo della canzone), Lukasz "Dr. Luke" Gottwald, Max Martin, Henry Walter (aka Cirkut) e la Capitol Records. Durante il dibattimento sia la cantante che Dr Luke hanno cercato di spiegare di non aver mai ascoltato quella canzone prima, ma gli avvocati di Gray hanno spiegato che il brano avrebbero potuto ascoltarlo in quanto candidato ai Grammy, oltre che per i non pochi ascolti registrati sia su Youtube che su Spotify. Il rapper sosteneva inoltre che il video di accompagnamento a "Dark Horse" gli avrebbe provocato un enorme danno all'immagine.