Justin Bieber si è dichiarato colpevole di aggressione e guida poco attenta
Justin Bieber si è dichiarato colpevole per guida poco attenta (l'accusa di ‘guida pericolosa' è caduta) e aggressione semplice, dopo un processo che lo aveva visto protagonista a causa di un diverbio, sfociato in un incidente, con un fotografo appostato vicino alla sua casa canadese mentre la popstar era in compagnia della sua ex fidanzata Selena Gomez. Se l'è cavata con poco, però, il ragazzo che non era presente fisicamente in aula ma era in collegamento, tramite Skype, dallo studio del suo avvocato Howard Weitzman, il quale ha successivamente confermato la dichiarazione di colpevolezza del ragazzo. L'incidente risale all'estate scorsa quando il cantante, stufo del paparazzo che sostava vicino alla sua proprietà, ha deciso bene di far scontrare il suo ATV (un piccolo fuoristrada motorizzato aperto) con il minivan del fotografo troppo curioso.
L'accusa di aggressione però è caduta e il cantante è stato assolto per quel capo di imputazione e condannato a pagare 600 dollari per la guida disattenta e 100 in più per la vittima, ed evitando il carcere o libertà vigilata. "Vittime della presenza invadente dei paparazzi": si era difeso così il ragazzo, braccato, come raccontano quotidianamente le cronache, da fotografi in cerca di scoop. La Reuters, citando giornali locali, racconta di un alterco fisico seguita allo scontro tra il mezzo di Biener e quello del fotografo. Un alterco che il difensore di Bieber ha però depotenziato parlando di incidente provocato e durato pochi istanti.
L'aggressione è stata descritta anche dal fotografo come un paio di schiaffi, massimo tre, che lui ha deviato con la spalla
Il giudice, nel condannarlo ha anche affermato, stando a quanto riporta TMZ
La lezione da trarre in questa faccenda è di pensare prima di agire, in futuro
Non è la prima condanna del ragazzo che si è ritrovato spesso accusato di aggressione, soprattutto da parte dei paparazzi, dai problemi conl vicino di casa e le uova gettate contro la sua proprietà all'arresto per guida pericolosa del 2014, fino ai problemi di vandalismo in Brasile.