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Jovanotti sperimenta ancora e il video de “Gli immortali” lo montano i fan (GUARDA)

Dopo “Sabato” Jovanotti presenta per la prima volta in Italia il nuovo video, “Gli immortali, girato con la tecnica Interlude, che permette ai fan di personalizzarlo con un montaggio creato proprio da loro.
A cura di Francesco Raiola
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New York è solo una delle città dove Jovanotti ha registrato il suo ultimo album "Lorenzo 2015 cc", ma è diventato il set di un video girato con una tecnica fino ad ora ancora inedita nel nostro Paese. In un Paese che non spicca per fantasia per quanto riguarda i video dei grandi artisti, pare che Jovanotti voglia provare a diversificarsi. Lo ha fatto con "Sabato", percorrendo strade comunque classiche e lo sottolinea questa volta con il video de "Gli immortali", secondo singolo di questo album monstre che conta 30 pezzi e in cui Lorenzo si è divertito a giocare con i generi e con collaborazioni che puntavano a rafforzare il sound legato all'Africa, mescolando, anche là, tradizione e innovazione (si pensi a Sinkane, pubblicato da un'etichetta come la DFA). Insomma, Jovanotti ha deciso di rompere un po' le regole del gioco e soprattutto di continuare a divertirsi.

Il video de "Gli immortali" lo montano i fan

Per "Gli immortali", infatti, ha utilizzato una tecnica che si chiama "Interlude" che permette agli spettatori di poter scegliere il proprio montaggio. Alla base del video, infatti, ci sono 5 tasti che corrispondono a 5 inquadrature diverse, così da dare in modo allo spettatore di montarlo a proprio piacimento, all'interno, ovviamente, di alcune inquadrature date dal regista Lorenzo Fonda. Per lanciarlo, poi, Jovanotti ha deciso di abbandonare i canali tradizionali (anticipazione di grandi media o lancio sul proprio canale Youtube, per contare le visualizzazioni) per rafforzare la sua Jova Tv, ovvero il canale in cui il cantante posta contenuti video vari (dalle recensioni alle prove dell'album, fino ad alcune anticipazioni).

Il set è una New York vuota e innevata

Dopo il parco divertimenti protagonista del video precedente, questa volta l'idea è capovolta: non c'è notte, né frenesia, ma una New York vuota e imbiancata. Il video vede protagonista proprio Jovanotti che canta e balla sotto la neve: la novità, quindi, più che sostanziale è formale, ma c'è, anche perché, come sottolinea la cartella stampa che accompagna il comunicato "questa tecnologia innovativa, sperimentata da Bob Dylan, Coldplay e alcuni altri grandi artisti internazionali, arriva per la prima volta in Italia". Se è vero che il video doveva essere girato in maniera più classica, però, l'annuncio di una tempesta di neve – come ha spiegato proprio il cantante durante la presentazione dell'album – gli ha fatto cambiare totalmente idea:

"Ero a NY con il regista Lorenzo Fonda Stavamo progettando un video vero e proprio, con una storia, una troupe, gli attori ecc. – ha dichiarato Lorenzo – poi il sindaco ha dato la notizia dell’arrivo sulla East Cost della tempesta di neve del secolo, e che avrebbero chiuso la città a qualsiasi tipo di traffico. I newyorkesi si sono chiusi in casa, giustamente, e noi invece ci siamo dati appuntamento per strada ad un incrocio tra la Bowery e Prince Street alle 7 di mattina del giorno dopo. La tempesta si è trasformata in una semplice grande nevicata ma l’ordinanza del sindaco era rimasta, quindi le strade vuote coperte di neve e noi a fare il video. Will Smith ha speso chissà quanti milioni di dollari per svuotare New York per girare ‘I am legend', noi Gli immortali lo abbiamo fatto gratis, con l’aiuto del cielo, nel vero senso della parola…!".

"Sono i mortali quello di cui parla la canzone"

Una settimana per giocare con questi 5 piano sequenza da montare a proprio piacimento, poi, però, arriverà la versione definitiva, il Director's cut per una canzone, che come spiega lo stesso Jova sul suo Facebook racconta:

Un uomo che vaga per le strade dopo la grande tempesta della notte. Una sensazione che parla di vita, la nostra. Parla di attimi, sebbene si intitoli "Gli Immortali" sono proprio i mortali quelli di cui parla. Siamo noi.

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