Jovanotti saluta l’Italia e si trasferisce a New York
Ciao Italia, Lorenzo Jovanotti ha deciso di trasferirsi negli States per un anno. "Forse fino alla prossima estate", così ha dichiarato il cantautore romano intervistato da Piero Negri per La Stampa, visto che nella Grande Mela i concerti sono pazzeschi, l'aria che si respira è tutto quello che un artista può chiedere dalla vita. Così Jova si trasferisce, la decisione dopo il concerto di sabato notte lungo le sponde del fiume Hudson a Manhattan, al Terminal 5, uno spazio industriale riadibito a tempio della musica.
Nei giorni in cui si festeggia l'arrivo di Colombo, mi è capitato di pensare al navigatore che approda sul continente nuovo. Che fa? Semplicemente si guarda intorno. Ed è quello che sto facendo io da un po' di tempo in qua. Sto girando l'America, mi sento come Gulliver nel capitolo in cui finisce nel Paese dei giganti. Solo che qui il gigante è il Paese stesso, l'America. Lavoro? Esiste un’Italia molto vendibile, che è essenzialmente cibo buono, bel vivere, vestiti eleganti. È un’Italia che ho nel Dna, come tutti noi, ma che qui, quando mi guardano, non vedono. Li disoriento. E mi chiamano Iovanotti, con la I: devo spiegare che mi ero ribattezzato Jovanotti, anzi, Joe Vanotti, per suonare più americano. Una bella beffa, dopo 25 anni. Così mi presento come Mister Nobody, il signor Nessuno.
Una nuova proposta, un nuovo inizio, dopo Campovolo-Italia Loves Emilia. E' un po' come l'Odissea, spiega anche Jovanotti, quando Ulisse è al cospetto di Polifemo, ma l'artista non è in fuga e solo alla ricerca di canzoni nuove e di stimoli diversi e l'America testerà così il nuovo volto della musica di Lorenzo Cherubini: e' una sfida ardua e ambiziosa, scommettiamo che la vince?