Jovanotti lancia “Backup 1987-2012”, il best of: “Sogno ancora il Telegattone”
E' arrivata nei negozi la raccolta di Lorenzo Jovanotti dal titolo Backup 1987-2012, il meglio di 25 anni di carriera tutti in un unico cofanetto. Il cantante ha commentato l'uscita nel corso della conferenza stampa prevista per il lancio e ha toccato vari punti del suo percorso artistico fino ad arrivare al viaggio in America che lo sta tenendo lontano da molto tempo dalla sua terra natìa, sebbene solo fisicamente e non con il cuore.
Mi sembra che queste canzoni, sentendole di filata, raccontino una cosa semplice, ossia che c’è stato un percorso che non s’è fermato mai. Le cose migliori non sono quelle dell’inizio, ma anche quelle dell’inizio avevano un’energia che si è mantenuta costante. E allora che c’è di meglio per me? L’idea che io sia diventato più bravo a fare questo mestiere senza perdere la componente di entusiasmo è quello che speravo e che mi piace. […] Volevo che questa raccolta non avesse nulla di nostalgico dentro, ma anzi, una forte vibrazione verso il futuro, doveva essere un progetto vero, dovevamo ridar vita a una musica del passato senza modificarla, infatti le canzoni non sono state risuonate.
Il sogno del Telegattone – Vecchi successi, canzoni inedite come il brano Tensione Evolutiva ma sempre e solo un unico sogno, ovvero quello di vedere il proprio disco lanciato al Superclassifica Show dal mitico Telegattone:
Da “Gimme five” in poi non abbiamo mai mollato l’idea di essere a “Superclassifica show”, il mio desiderio è sempre il Telegattone che annuncia il mio disco.
Omaggio alla sua generazione – Un best-of dedicato in gran parte alla sua generazione, a tutti coloro che come lui hanno dovuto orientare presto le proprie "skills" (capacità, attitudini) nel mondo del lavoro in un momento storico non proprio propizio:
Questa raccolta è il viaggio di una generazione non annunciata, la mia è una generazione che non è mai stata una generazione, una generazione senza una definizione, è una generazione frammentata. L’idea che ci sia qualcuno che la raccoglie, se non altro in una linea cronologica attraverso delle canzoni, mi piace. La mia generazione si è trovata priva delle grandi idee e delle protezioni ideologiche e sociali (quelle del dopoguerra, quelle del ’68), è la generazione che ha conosciuto per prima il precariato, e questa cosa qui si riflette anche nella raccolta di canzoni che sono schizofreniche.
Ha votato Renzi – Il viaggio negli Stati Uniti non l'ha di certo cambiato, tutt'altro, lo ha reso più consapevole delle sue origini e della volontà di tornare presto della sua tanto amata Italia, che ha richiesto la sua presenza anche a distanza per le Primarie del centrosinistra:
Ho votato da New York, mi sono iscritto on line, è stato abbastanza facile. Ho votato Renzi, per me cambiare è la cosa più importante, sempre, accettare l’idea di una trasformazione, di un’incognita, è questa la sfida, mi piacerebbe vedere un uomo di 37 anni con una grande responsabilità. A volte penso all’Italia del dopoguerra, gli uomini che hanno ricostruito l’Italia erano tutti giovani, le cose le devono fare i giovani, hanno energia, idee nuove, audaci. Secondo me il vero punto debole di Renzi è proprio la comunicazione, le sue idee sono migliori della sua comunicazione dove invece tende a strafare. Il mio voto comunque è uno, vale un voto.