Jovanotti compie 50 anni: 5 curiosità del ragazzo fortunato che forse non conoscete
Cinquant'anni e non dimostrarli è un classico per cominciare un pezzo su un artista che compie mezzo secolo. Eppure forse sono pochi, almeno in Italia, quelli di cui lo si può scrivere senza apparire ridicoli e uno di questi è senza dubbio Jovanotti, che li compie proprio oggi. Icona musicale italiana, e forse qualcosa in più, in grado di plasmare se stesso e il proprio immaginario, riuscendo a cavalcare più generazioni e stili musicali e a crearsi un forte zoccolo duro di appassionati e, ovviamente, qualche hater. Ovviamente di Jovanotti sappiamo quasi tutto. Quasi, appunto e abbiamo provato a raccontare qualcosa che non si sa o, almeno, a sciogliere qualche dubbio, per quanto possibile.
Bella: per Valeria Marini. O no.
"Bella" è dedicata a Valeria Marini? Così ha raccontato più volte la showgirl, che con il cantante, da giovane ebbe una liaison sentimentale e pare che quella che ad oggi è una delle canzoni più amate del cantante, sia stata dedicata proprio a lei: "Sì abbiamo avuto una storia, eravamo innamoratissimi. Questo però prima che entrambi diventassimo famosi, eravamo dei ragazzini…". Eppure qualche anno fa, Jovanotti, parlando con Gramellini, su La Stampa, la raccontava in maniera diversa: "Se vado in un posto dove non mi conoscono e mi chiedono di cantare qualcosa, io canto “Bella”. La prima canzone da fidanzato di mia moglie. Le cose vengono meglio se le fai con la voglia di fare un regalo a qualcuno". Chi avrà ragione?
Dove nasce la svolta dark di Sabato
Sabato nasce dall'amore di Jovanotti per Salmo e dei suoi video. Per questo motivo, quando fu il momento di tornare con il rpimo singolo di "Lorenzo 2015 Cc" scelse di affidarsi agli YouNuts, il duo che del rapper sardo aveva filmato alcuni dei video più belli. E chissà che l'enorme successo di quel pezzo non derivi, oltre che da un testo abbastanza dark, anche dal video che l'accompagna che ha lo stesso mood della canzone, raccontando una storia di amore, certo, ma anche di prepotenza con colori e ambientazioni che più scure non si potevano. Almeno basandosi sullo storytelling del cantante. Quando li intervistammo i due registi, Niccolò Celaia & Antonio Usbergo, ci raccontarono: "Anzi, Lorenzo ci ha chiamato apposta per dirci ‘Fate quello che avete sempre fatto con Salmo' (…) Jovanotti ci ha dato carta bianca e alla fine è venuta fuori una cosa che ha un peso narrativo più particolare".
Perché "San Patrignano"
"Penso positivo" è una delle canzoni simbolo del cantante di Cortona, il quale, però, quando la scrisse si trovo di fronte a chi gli suggerì di aggiustare alcune frasi del testo. Tutto girava attorno al riferimento a San Patrignano, ovvero la controversa comunità di recupero fondata da Vincenzo Muccioli, come spiega a Rockit: "Il riferimento a San Patrignano nacque solo perché il cantante aveva bisogno di una rima: "Mi dicevano “ti romperanno il cazzo per San Patrignano” e io dicevo “ma sì ma è una rima! Sennò Vaticano con che la faccio rimare?”
Le canzoni di Jova preferite da Jova
Sempre nella lunga intervista data a Gramellini, Jova spiega anche quali erano le sue canzoni preferite: "Le mie preferite sono ‘Bella' e ‘Ragazzo Fortunato', scritta pensando ad ‘Azzurro'".
I film della sua vita
Mentre dobbiamo all'inserto del Corriere della Sera Sette i riferimenti ai suoi film preferiti, "La febbre del sabato sera e Apocalypse Now"