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Jovanotti a Renzi: “Occasione unica per cambiare le cose, non durerà in eterno”

In un’intervista a vanity Fair il cantante usa il metodo del bastone e la carota con il premier Matteo Renzi, continuando a sostenere che lui possa cambiare le cose ma redarguendolo: “Non deve perdere tempo a parlare dei ‘gufi’ “.
A cura di A. P.
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Da qualche anno Jovanotti è indiscutibilmente divenuto uno dei portavoce più autorevoli, e soprattutto ufficiosi, della sinistra italiana. Sono passati quasi sette anni da quando l'artista di Cortona, oggi 48enne, segnò la campagna elettorale non esattamente indimenticabile di Walter Veltroni prestando all'ex sindaco di Roma la sua "Mi fido di te". Tanta fiducia all'elettorato non la ispirò, come ricordiamo tutti quelle elezioni le stravinse Silvio Berlusconi, ma da allora Lorenzo Cherubini, considerato anche un intellettuale e non solo un musicista, viene spesso interpellato sulle sorti della politica italiana, soprattutto se ha a che fare con il centrosinistra. Estimatore di Renzi della prima ora, il cantante ha presentato nelle ultime settimane il singolo "Sabato" che lancia di fatto il disco di prossima uscita "Lorenzo 2015 cc", in pre order dal 20 gennaio e accompagnato da un tour che attraverserà gli stadi italiani.

E in un'intervista a Vanity Fair Jovanotti ha detto la sua anche sul momento storico attuale, sul ruolo del premier e sul suo operato. La risultante è il bastone e la carota, come è doveroso fare in casi come questo, quando ci si espone. E quindi il cantante prima punzecchia Matteo Renzi e. in generale, la linea ufficiale del Pd: "E' passato il concetto che mostrare un nemico al tuo elettorato sia più efficace che mostrargli delle idee. Per fortuna i giovani abboccano meno a questa logica del distruggi a prescindere, una logica cinica e vecchia. Ma neanche Renzi deve perdere tempo a parlare dei "gufi". Noi tutti siamo più di questa cosa qui, del ‘chi è il nemico del giorno' ". A prescindere dalla fiducia estrema, e forse un po' sovrastimata che Jovanotti riserva alle generazioni contemporanee, dopo aggiunge una postilla che è un elogio al cambio di passo, almeno apparente, che la politica italiana ha scelto di fare con Renzi. Un cambio di passo quantomeno anagrafico:

Un premier che ha 8 anni meno di me: figata. Credo davvero che abbia in mano un'occasione unica per cambiare le cose. Questa occasione però non durerà in eterno. Non si può solamente dirle le cose, bisogna farle, con il coraggio di mettere in moto cambiamenti scomodi, drastici. La persona è intelligente e credo davvero che voglia cambiare le cose

Per poi segnalare un ultimo elemento di disappunto: "Mi ha inquietato la faccenda della ‘manina', perché non è la mia sinistra quella che pensa di poter fare quello che vuole, e il problema in Italia è proprio che il potere ti fa credere di poter fare quello che vuoi: è allora che rischi di non fare niente".

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