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Jova Beach Party, polemiche per Rimini: chiesto il rinvio del concerto, a rischio quattro pulcini

Un’interrogazione parlamentare e alcune sigle ambientaliste hanno mosso critiche e chiesto di rinviare o cancellare alcune tappe del Jova Beach Party, il tour sulle spiagge di Jovanotti, a causa di problemi ambientali: a Rimini sarebbero a rischio quattro pulcini di fratino. Gli organizzatori si difendono: “Tutto falso”.
A cura di Redazione Music
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Jova Beach Party a Lignano Sabbiadoro (credito TELECOM. Realizzate grazie alla rete5g di tim da Max Morelli)
Jova Beach Party a Lignano Sabbiadoro (credito TELECOM. Realizzate grazie alla rete5g di tim da Max Morelli)

È ancora il fratino, un piccolo uccello che tra i mesi di marzo e agosto nidifica sulle spiagge sabbiose del nostro Paese, a creare polemica per il Jova Beach Party, il tour nelle spiagge partito lo scorso 6 luglio da Lignano Sabbiadoro e che si concluderà il prossimo 31 agosto. Alcune sigle ambientaliste sono sul piede di guerra per la difesa di questa specie che sarebbe minacciata dai concerti di Jovanotti che prevedono l'arrivo sulle spiagge di circa 40 mila persone, mettendo a rischio, stando alle accuse, l'ambiente. Proprio la protezione dell'ambiente, però, è stato uno dei punti su cui l'organizzazione ha maggiormente puntato e la partnership con il WWF era anche un modo per tentare di difendersi da queste accuse.

A rischio il fratino

Il 6 luglio, giorno del primo concerto di Jovanotti, Italia Nostra Rimini faceva un appello al comune di Riccione, parlando dell'importanza di un turismo sostenibile e scrivendo, a proposito del Jova Beach Party: "L'appello di questi giorni di una società legata al concerto di Jovanotti per ricercare volontari da adibire alla pulizia della spiaggia dopo lo spettacolo dimostra come la presenza di migliaia di persone possa incidere gravemente sull'equilibrio di una zona naturale e delicata come quella tra Rimini e Riccione. Il tema c'è tutto e ci auguriamo vivamente che amministrazione e organizzatori abbiano preso atto del fatto che le 40.000 persone giungeranno su quel tratto di litorale, dovranno trovare parcheggio per le loro auto, dovranno trovare sistemazioni adeguate per l’attesa e soprattutto avranno bisogno di servizi adeguati a sopportare tale carico di presenze oltre alla salvaguardia della specie protetta dei fratini". Repubblica, inoltre, scrive che "le associazioni AsOER, Italia Nostra Rimini, Legambiente e Lipu hanno inviato un esposto, fra gli altri, alla Procura della Repubblica di Rimini e al Ministero dell'Ambiente per chiedere di spostare o posticipare il concerto".

Jova Beach Party e l'ecosistema

Insomma, dopo la cancellazione della data di Ladispoli, proprio a seguito di esposti per la difesa del fratino, continua la richiesta di annullare o spostare le date del Jova Beach Party anche perché sul litorale sarebbero presenti quattro pulcini non ancora in grado di volare ed "esiste un’elevata probabilità che vengano schiacciati e involontariamente uccisi" come si legge nell'esposto. Anche la LIPU aveva espresso preoccupazione, come si legge sul sito: "Quest’anno siamo ancora in periodo di nidificazione per molte specie animali – dichiara Marco Gustin, responsabile Specie e ricerca della Lipu – che, come il fratino e la tartaruga marina, trovano negli arenili e nelle dune lungo le spiagge il loro unico habitat riproduttivo. Per questa ragione, e considerando che a luglio la nidificazione di queste e altre specie è in una fase ancora molto attiva, il tour rappresenta un motivo di preoccupazione che deve spingere gli organizzatori alla massima attenzione (…)  Jovanotti può suonare sulle spiagge ma il fratino non può nidificare nei palasport: se non si coglie questa asimmetria, applicabile a molti altri casi di pressione antropica, non si capisce il dramma che in generale la natura sta vivendo". Nell'interrogazione parlamentare delle deputate dei 5 stelle Patrizia Terzoni e Ilaria Fontana si legge: "Abbiamo presentato un’interrogazione al Ministero dell’Ambiente per avere risposte in merito ai danni a flora e fauna che potrebbero essere stati provocati sui litorali italiani a causa dei lavori per il tour estivo di 17 tappe dell’artista Jovanotti.Vogliamo andare a fondo sulla vicenda e vigilare su questi tipi di interventi che coinvolgono le aree costiere del nostro Paese".

La difesa: nessun danno per l'ambiente

Nei giorni scorsi era stata proprio la Trident Music, organizzatore dell'evento, a rispondere: "L’interrogazione parlamentare è del tutto tardiva e chiaramente disinformata. Da oltre sei mesi la nostra società –che opera in partnership con il WWF – ha lavorato alacremente per ottenere tutte le autorizzazioni necessarie all’effettuazione del tour di Lorenzo Jovanotti Cherubini nei lidi italiani. Queste autorizzazioni sono state rilasciate dopo la presentazione di specifici studi di incidenza ambientale e successive valutazioni delle commissioni regionali a ciò specificamente preposte (…). Nonostante ciò, ci troviamo ad essere ingiustificatamente e ripetutamente aggrediti dalla continua e ripetitiva diffusione di fake news di natura diffamatoria, tali da ledere il lavoro e l’immagine nostra e dell’artista con il quale lavoriamo" si legge su Repubblica. Inoltre l'organizzazione ha anche sottolineato l'impegno per ridurre al minimo l'impatto sull'ambiente, con una massiva raccolta differenziata, comprese "isole di raccolta dei rifiuti con contenitori dedicati, che saranno poi donati al Comune come eredità ambientale del progetto".

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