Jova Beach Party, le critiche di LIPU per l’impatto ambientale: “Lasci tranquille le spiagge”
Era inevitabile che sarebbe successo e infatti puntuale, la Lipu ha scritto un comunicato stampa in cui critica la scelta di Jovanotti di fare una seconda edizione del Jova Beach Party nel 2022. Il cantante, infatti, ha annunciato che nel 2022 girerà l'Italia per portare il suo concerto prevalentemente sulle spiagge del paese, dove ripeterà quel mega evento che nel 2019 rivoluzionò un po' il concerto di festival, almeno nel nostro Paese. Anche all'epoca il cantante, che quest'anno ha come partner ambientali il Banco Alimentare e la Capitaneria di Porto, e ancora una volta il supporto del WWF – con cui promuove l'iniziativa "Ri-Party-Amo: puliamo e recuperiamo 20 milioni di metri quadri di spiagge, laghi, fiumi e fondali" – non fu esente da critiche a livello nazionale e anche locale.
Cosa contesta la Lipu a Jova Beach Party 2022
Questa volta a muoversi immediatamente è la Lipu (Lega Italiana Protezione Uccelli) che ha sottolineato l'impatto ambientale dell'evento: "Le spiagge sono un ambiente delicato: farne un luogo di concerti è sbagliato materialmente e culturalmente – si legge in una nota stampa -. La decisione di ripetere il tour del 2019 sulle spiagge, per il quale la Lipu aveva già manifestato una forte contrarietà e invitato l’artista a rinunciarvi o a spostare in alcuni casi la location dei concerti, porterà di nuovo, nell’estate del 2022, decine di migliaia di spettatori ai concerti sulle spiagge, un affollamento aggravato dall’utilizzo di impianti audio di altissima potenza, senza contare la realizzazione di parcheggi e interventi di trasformazione a volte irreversibile sugli ambienti naturali". Insomma, l'impatto ambientale sarebbe difficilmente sostenibile.
Jova Beach Party ambisce a essere green
C'è da dire che tutto il Jova Beach Party, come ha sottolineato lo stesso cantante, ha l'aspirazione di essere quanto più green possibile. L'evento con il WWF (e Impresa Sanpaolo) nasce come Una mobilitazione nazionale che ambisce a raccogliere 5 milioni di euro sostenendo e promuovendo tre aree di intervento a livello ambientale, sociale e culturale" spiegando che grazie all'iniziativa "saranno infatti puliti e recuperati 20 milioni di metri quadri, saranno resi possibili gli interventi infrastrutturali di ingegneria naturalistica in 12aree a rischio, e saranno coinvolti con lezioni specifiche più di 100 mila studenti con la donazione di almeno 10 borse di studio". A questo si aggiunge, come si legge anche nel comunicato del JBP, ancora una volta il contributo della cooperativa Erica aiuterà il pubblico "nel giusto conferimento dei rifiuti e mettendo tappa dopo tappa in uso le 4R: riduzione, riutilizzo, riciclo, recupero" sottolineando sia come anche quest'anno "saranno realizzate le isole dei rifiuti, sarà nuovamente allestita un’area relax con tutti i materiali riciclati e con i pannelli esplicativi del ‘circolo' della raccolta differenziata" sia come "i risultati relativi alla raccolta della prima edizione sono stati eccezionali per un progetto così complesso".
L'appello a Jovanotti
Ma questo non ha convinto la LIPU che nelle parole di Giorgia Gaibani, responsabile Difesa del territorio e Natura 2000 parla di "Una scelta sbagliata che mette a rischio un ambiente delicatissimo, con habitat e specie spesso molto sofferenti, come ad esempio il fratino, monitorato e tutelato in Italia dal Comitato nazionale conservazione fratino, e la tartaruga marina Caretta caretta. Un ambiente, quello delle spiagge, che va curato e preservato, e nel quale le attività turistiche e la fruizione, più in generale, deve essere sostenibile". Insomma, posizioni non molto diverse da quelle del 2019 ma il cui annuncio arriva "nelle settimane in cui l’Italia ha avviato il lavoro di recepimento della nuova Strategia europea per la biodiversità" per cui l'appello finale: "Ci ripensi. Porti la musica nei luoghi adatti alla musica e lasci tranquille le spiagge".