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Jake Gyllenhaal risponde alle accuse dei fan di Taylor Swift per il video di “All too Well”

Per la prima volta Jake Gyllenhaal ha commentato il video esteso di “All too well” di Taylor Swift e della loro relazione avuta tra il 2010 e il 2011.
A cura di Vincenzo Nasto
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Jake Gyllenhaal e Taylor Swift
Jake Gyllenhaal e Taylor Swift

Solo alcuni mesi fa, in "Red (Taylor's version)", Taylor Swift aveva deciso di riprendere uno dei successi maggiori del suo quarto album, "All too well", riportandolo alla sua dimensione originale. Un singolo, accompagnato dal video ufficiale, nella sua versione più estesa: oltre 10 minuti. La canzone riprendeva una storia d'amore vissuta nei suoi primi anni di successo dalla giovane cantante country-pop americana, una relazione segreta con l'attore Jake Gyllenhall, di cui purtroppo esistevano solo poche foto in un parco a dimostrarne la veridicità. Nel video ufficiale di "All too well", l'attrice Sadie Sink avrebbe interpretato il ruolo di Taylor Swift, mentre il suo partner, Dylan O'Brien, sembrava confermare con la sua somiglianza, la storia d'amore vissuta tra l'attore e la cantante. L'assenza di commenti o dichiarazioni ufficiali da parte di Gyllenhaal dopo l'uscita del video avevano dato la possibilità ai fan di non smentire la timeline del video della canzone, con molti utenti del web che si sono scagliati anche contro la figura dell'attore, attaccandolo per la sua mancata empatia nei confronti della donna.

L'attore nega di esser il protagonista del video

Per la prima volta dopo mesi, in un'intervista rilasciata a Esquire, Jake Gyllenhaal ha smentito qualsiasi coinvolgimento nel video ufficiale di "All too well", affermando che la loro relazione romantica tra ottobre 2010 e marzo 2011 non sarebbe la riproposizione del video, in cui appare anche la sciarpa rossa. Per anni, l'indumento è diventato il simbolo di quella relazione spazzata via dalla distanza tra i due protagonisti della vicenda, commercializzata anche sul sito ufficiale della cantante. Gyllenhaal ha affermato: "Non ha niente a che fare con me. Riguarda il suo rapporto con i suoi fan. È la sua espressione. Gli artisti attingono dalle esperienze personali per trarre ispirazione e non condanno nessuno per questo".

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La riflessione sull'odio social

Gyllenhaal, all'epoca della relazione 31enne, mentre Taylor Swift aveva appena compiuto 22 anni, non si sente responsabile per ciò che viene raccontato all'interno del brano, ma ha voluto parlare del suo rapporto con le critiche subite sul web: "A un certo punto penso sia importante reagire ai fan indisciplinati, facendogli sentire la responsabilità di essere delle persone civili sul web e di fargli comprendere cosa significa il cyberbullismo che stanno mettendo in atto". Gyllenhaal ha poi descritto questo atteggiamento social, paragonandolo anche alla comunicazione politica degli ultimi anni, uno strumento che ha aizzato l'odio dei cittadini sui social: "Lo vediamo in politica: c'è rabbia e divisione, ed è letteralmente un pericolo per la nostra vita". L'unico rimedio indicato da Gyllenhaal sembra esser legato ai concetti di educazione ed empatia: "È questo il nostro futuro? La rabbia e la divisione sono il nostro futuro? Oppure possiamo essere autorizzati a responsabilizzare gli altri mentre allo stesso tempo mostriamo empatia e civiltà mentre comunichiamo? Questa è una domanda che ci dobbiamo porre".

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