J-Ax risponde alle critiche sulla legalizzazione: “Siamo fermi al proibizionismo degli anni ’90”
Siamo lontani dal 1994 e dalla pubblicazione di Ohi Maria da parte degli Articolo 31, ma neanche così tanto. Anche perché la discussione sulla legalizzazione della marijuana sembra passare ancora dalle parole di Alessandro Aleotti, nome d'arte del frontman, protagonista quest'estate con Disco Paradise. Una polemica nata nelle ultime settimane, sopraggiunta dopo un'editoriale della testata Il Giornale, incentrato sull'inno del cantante "Legalizzala", trasportato in mondovisione sia al Festival di Sanremo che sulle reti Mediaset durante il festival Love MI. Alle accuse nell'articolo, J-Ax ha risposto sul palco del Festival Collusioni ad Alba nelle scorse sere: il tutto è stato ripreso e pubblicato sulla pagina Instagram del cantante. La didascalia? "Siamo nel 2023, e Il Giornale ci attacca ancora in un editoriale perché inciteremmo i giovani all’uso di marijuana. La nostra risposta a tutte queste str*****e proibizioniste da anni 30 l’abbiamo data ieri sera dal palco di Alba davanti a 9000 persone e si può riassumere con: LEGALIZZALA".
Tutto era cominciato lo scorso 3 luglio, data in cui è stato pubblicato l'editoriale sulla testata web de Il Giornale. Nell'articolo si fa riferimento alla crisi di Peter Pan dell'autore milanese, alla sopraggiunta età (51 anni) e al fastidio che sarebbe stato creato al pubblico per l'incitamento all'uso di sostanze stupefacenti sul palco del Love MI, lo scorso 27 giugno. Infatti, nell'articolo si fa riferimento alla diffusione di un messaggio 24 ore dopo la giornata mondiale contro l'abuso e il traffico illecito di droga.
Dopo giorni di attesa, dopo essersi esibiti sul palco del Collusioni Festival di Alba, nella provincia piemontese, gli Articolo 31, ma sopratutto J-Ax, ha voluto rispondere alle parole dell'editoriale. Dopo aver preso la parola, e con la foto del titolo del giornale sul maxischermo, il cantante ha affermato: "Gli anni '90 sono tornati di brutto e lo capiamo anche dal fatto che Il Giornale ci dedica editoriali contro perché parliamo di marijuana. Io che incito i ragazzini all'uso di droga? Questa è una cosa che può scrivere solo qualcuno che non ha mai visto un teenager nella sua vita. Se c’è una cosa che un 15enne non fa, è seguire quello che dice uno che ha l’età di suo padre".
J-Ax continua con un riferimento a Open to Meraviglia, la campagna di comunicazione del Ministero del Turismo del ministro Daniela Santanchè che ha fatto piuttosto discutere: "Io che urlo Legalizzala sono uno spot progresso vivente contro l’uso della droga negli adolescenti. La Santanchè dovrebbe assumermi come testimonial per una campagna, la chiamiamo: Open to non fumare con la Monna Lisa con una canna in bocca che le passo io".
Negli ultimi passaggi dell'intervento di J-Ax si fa riferimento alla legalizzazione avvenuta negli Stati Uniti, ma in generale nel mondo occidentale: "Negli Stati Uniti l’uso ricreativo della marijuana è legale in 23 stati! Se consideriamo pure quella medica, è legale in 38 stati su 50″. J-Ax conclude il suo monologo citando il nuovo spettacolo d'animazione del fumettista Zerocalcare su Netflix: "Quindi, sì, io urlo legalizzala perché, per parafrasare Zerocalcare: Questo mondo non mi renderà cattivo ma questo paese non mi renderà cogli***".