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J-Ax presenta l’inedito “Tutto sua madre”, canzone sul figlio e su chi non può averne

J-Ax ha voluto raccontare le difficoltà incontrate nell’avere un figlio nel suo nuovo singolo “Tutto tua madre”. La canzone è il primo inedito del cantante dopo l’esperienza con Fedez e prologo sia elle cinque date live che terrà a Milano per festeggiare i 25 anni di carriera sia al nuovo album. Il cantante si è messo a nudo tra aborto, finzioni, e la gioia della nascita.
A cura di Francesco Raiola
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Dopo aver annunciato – in occasione dei cinque concerti che terrà al Fabrique di Milano per festeggiare i suoi 25 anni di carriera – la reunion degli Articolo 31, che J-Ax rimette in piedi assieme a Dj Jad, mettendo da parte vecchi dissapori, il cantante milanese ha pubblicato a sorpresa un nuovo singolo che si chiama "Tutto sua madre". Un singolo di cui non è chiaro se farà parte di qualche cofanetto, del nuovo progetto o se vivrà come singolo a sé stante, come si usa in questi ultimi anni. Il cantante è indaffaratissimo a preparare i cinque concerti milanesi e nelle prossime settimane saranno sicuramente annunciati tanti altri ospiti, ma nel frattempo non ha voluto lasciare i suoi fan a bocca asciutta e ha deciso di uscire con questa canzone che, presumibilmente, vedrà il proprio battesimo live proprio sul palco del Fabrique.

Il significato della canzone

J-Ax spiega anche il perché di questa canzone proprio adesso e lo fa con un lungo post in cui spiega l'importanza di poter avere figli, e con una canzone in cui mette a nudo la propria vita, una sorta di seduta in cui Ax si mette a nudo. In "Tutto tua madre" Ax parla delle difficoltà di avere un figlio appunto, dell'aborto della compagna ("Sai che la mamma aspettava un bambino ma dopo l’ha perso, io paralizzato come un brutto sogno mentre lei piangeva e cadeva in ginocchio"), prima, delle domande incessanti su "Quand’è che ci fate un figlio?", la voglia di spaccargli la faccia, ma poi "Ad avere coraggio ci pensava mamma tra medicine e le punture in pancia. Messo alle corde anch’io pensavo alla religione se un figlio è un dono di Dio forse questa era la mia punizione". E poi c'è il pubblico che "Con il biglietto per il mio spettacolo chissà se si immaginano che hanno pagato le cure e i dottori che hanno realizzato un miracolo", ma soprattutto c'è il figlio, ritratto anche nella foto con cui accompagna il pezzo". "Sei nato a Febbraio lo stesso giorno del nonno mamma incredula temeva che fosse un miraggio e i primi mesi ti ha tenuto giorno e notte in braccio" dice Ax prima di descrivere il suo futuro col figlio.

Le difficoltà di chi non può avere figli

Il pezzo è senza dubbio un pugno nello stomaco e J-Ax ci tiene anche a tradurre in attualità quello che ha passati, non nascondendo una certa ostilità verso chi, nel Governo, rende più complesso tentare strade alternative per diventare genitori: "Ho voluto scrivere un pezzo per le persone che vivono il dramma di voler creare una nuova vita, senza riuscirci, situazione in cui per qualche anno mi sono trovato anch’io. In Italia siamo in tantissimi, ma per qualcuno siamo troppi. Dovremmo essere zero. Infatti leggiamo più spesso di iniziative che questo Governo vorrebbe prendere contro la fecondazione assistita e tante altre procedure che aiutano decine di migliaia di coppie italiane a creare una famiglia insieme".

La delusione politica

Il rapper milanese non nasconde la sua delusione verso la parte politica che sente più vicina: "Trovo assurdo che un Governo fatto, almeno per la parte più gialla, di persone che ho sempre rispettato e ammirato per la scelta di portare avanti principi di libertà e giustizia possa rendersi partecipe di una ingiustizia simile. Anche perché di certo non è una scelta di nessuno trovarsi in una situazione così, ma si tratta di qualcosa che colpisce tutti trasversalmente, senza favoritismi o pregiudizi: destra, sinistra, leghisti, comunisti, grillini e gente che si nutre solo del proprio respiro. Per questo motivo, prima di andare fino in fondo e negare a centinaia di migliaia di italiani il diritto di avere un figlio, vi chiedo un piccolo gesto di empatia: come vi sentireste voi se, da un momento all’altro, il rumore del respiro e le risate del vostro bambino sparissero? Quel vuoto è quello che vivono tanti italiani come voi. Quel vuoto tanti non desiderano altro che colmarlo con l'amore. E l'amore, voi, o chiunque altro, non avete il diritto di fermarlo".

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