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Influencer si sottopone a 18 operazioni per assomigliare a Jimin dei BTS

Unə influencer inglese si è sottopostə a una serie di operazioni di plastica facciale per assomigliare al cantante dei BTS Jimin, mutuandone anche il nome, sostituendolo a quello con cui era notə, ovvero Oli London: “Ho preso la decisione difficile e coraggiosa di dichiararmi non binariə e coreanə per aiutare milioni di persone LGBTQI+”.
A cura di Redazione Music
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Unə influencer inglese si è sottopostə a una serie di operazioni di plastica facciale per assomigliare al cantante dei BTS Jimin, mutuandone anche il nome, sostituendolo a quello con cui era notə, ovvero Oli London. Lo scrive TMZ a cui Jimin ha raccontato questo cambiamento, dicendo, in un video ad hoc: "Finalmente sono coreanə! Ho effettuato la transizione. Sono così, così felice di aver completato il mio cambiamento. Finalmente sono coreanə, ragazzi: ho gli occhi, ho appena alzato anche la fronte". La volontà dell'influencer era quella di assomigliare al suo mito, uno degli artisti più noti al mondo, il cantante Jimin della band K-Pop dei BTS.

18 operazioni per assomigliare al cantante dei BTS

L'influencer, che si definisce non binario, ha spiegato di essersi sentito intrappolatə per anni in un corpo che non sentiva suo e in questi anni si è sottopostə a una serie di operazioni chirurgiche dal valore di poco più di 170 mila euro per un totale di 18 interventi per assumere le sembianze di unə ragazzə coreanə, spiegando che sentiva quella coreana come la sua cultura e che adesso che sembra provenire da quel Paese si sente veramente felice: "So che è un po' confusa come cosa, nessunə è mai uscito allo scoperto come Jimin o coreanə, ma questo è qualcosa che sapete… ho davvero lottato con problemi di identità verso me stessə. Essere transessuale è come essere TRANSRAZIALE perché sei natə nel corpo sbagliato" ha spiegato, dicendo anche alcune parole in coreano.

La dichiarazione di Jimin su Instagram

In uno dei suoi ultimi post su Instagram Jimil – non il cantante – ha spiegato il perché di questa scelta: "È il mese dell'orgoglio, ho sempre lottato con problemi di identità e mi sono sentitə confusə su chi sono come persona. Ho preso la decisione difficile e coraggiosa di dichiararmi non binariə e coreanə per aiutare milioni di persone LGBTQI+. Giovani di tutto il mondo, i fan del Kpop e il popolo coreano si sentono abbastanza sicuri da non avere paura di poter esprimere se stessi e ciò in cui si identificano. In Corea del Sud ci sono milioni di persone LGBTQI+ non rappresentate che sono senza voce e che spesso affrontano l'ostracismo dalla società e talvolta sono persino rifiutate dalle loro stesse famiglie, perché LGBTQI+. Essere un membro della comunità LGBT in Corea, come in gran parte del mondo, vuol dire, spesso, andare incontro a tante difficoltà e rifiuti a causa di punti di vista tradizionali e conservatori".

Le accuse di appropriazione culturale

Non sono mancate le critiche da parte di chi ha obiettato che si trattasse di appropriazione culturale, non essendo, Jimil, natə coreanə: "Sì, mi identifico come coreanə. Sì, non sono binariə. Sì, assomiglio a Jimin. Ma niente di tutto questo dovrebbe essere un motivo per emarginarmi dalla società, per disumanizzarmi e farmi vergognare per essere quello che sono, una persona coreana non binaria". Consequence of Sound, a proposito di appropriazione culturale prende in prestito quello che disse Robyn Autry, Direttrice del Dipartimento di Sociologia della Wesleyan University, ha detto in un pezzo per NBC News, "Questo è il potere del privilegio: il potere di entrare e uscire dalle identità, di difendersi drammaticamente o castigarsi davanti al pubblico, il potere di reindirizzare praticamente ogni mezzo di comunicazione alla tua storia inverosimile".

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