52 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

“In Diverso canto”: musica, danza e rituali del mondo arrivano a Napoli

L’Asia, l’Africa, il Sud America si riuniranno a Napoli per “In Diverso canto” e per portare all’ombra del Vesuvio la propria cultura, con ospiti del calibro di Moni Ovadia, Omar Sosa, Seun Kuti, Trilok Gurtu e Hugh Masekela.
52 CONDIVISIONI
Hugh-Masekela-sudafrica
Hugh Masekela (ph Brett Rubin, via ufficio stampa)

C'è il mondo intero che si riunisce a Napoli dal 12 ottobre al 2 novembre. È un mondo di musica, rituali, danze che provengono dall'Africa e dall'Asia, passando per il Medio Oriente, i Balcani e l'Europa che si concentrerà Villaggio del Forum presso la Mostra d’Oltremare di Napoli, grazie a "In Diverso canto", una rassegna ideata da Gigi Di Luca, già promotore del festival "Ethnos", che pescava proprio dal mondo per portare a Napoli diverse arti. Saranno sette gli spettacoli che caratterizzeranno questa rassegna che partirà con un nome importante come quello del pianista cubano Omar Sosa, che il 12 si esibirà col suo New Trio a Piazzale Tecchio (all'esterno della Mostra Flegrea) assieme al trombettista tedesco Joo Kraus e al percussionista venezuelano Gustavo Ovalles che si esibiranno nel loro sound sospesa tra jazz, elettronica, etnica e contemporanea.

Si rientra in Mostra il giorno successivo, quando al teatro Mediterraneo sarà la volta di Al-Kindi, ensemble di musica classica araba, che accompagna le suggestioni dei siriani Dervisci Rotanti di Damasco, unendo, quindi, alla musica anche la danza, mentre sabato 18 sarà Moni Ovadia a tornare sotto al Vesuvio per il recital “Senza confini. Ebrei e zingari”, ovvero un concerto-spettacolo fatto di racconti e sonorità klezmer, di storie rom, sinti e melodie dell’est Europa.

Il 19 torna in Campania Seun Kuti con i suoi Egypt 80 dopo l'esperienza allo scorso Ariano Folk festival. L’erede più giovane del grande Fela Kuti, padre del cosidetto afrobeat, porterà la sua commistione di black music, new soul, rap all'Arena Flegrea sarà accompagnato da 12 musicisti che sono una vera e propria macchina ritmica dell’Africa tropicale. La danza torna protagonista il 20, quando Sonia Sabri, accompagnata da Sutapa Dey e Sarvar Sabri porteranno a Napoli il kathak,  tradizionale che unisce elementi hindu e islamici, nello spettacolo “Donne d’Oriente”, aperte dal duo coreano S:um.

Grande ritorno anche quello del percussionista indiano Trilok Gurtu, uno dei personaggi più influenti del jazz mondiale che renderà omaggio a Don Cherry, con cui cominciò a suonare. Ad accompagnarlo sul palco del Teatro Mediterraneo saranno Frederik Köster alla tromba, Jonathan Ihlenfeld Cuniado al basso e Tulug Tirpan al pianoforte e tastiere.

Il 2 novembre la scena del teatro mediterraneo, invece, sarà tutta sudafricana, grazie a Hugh Masekela, una delle icone della musica sudafricana e della lotta contro l’apartheid. Vincitore di due Grammy, il trombettista africano –  marito della scomparsa Miriam Makeba – è stato uno degli esponenti più significativo della world music mescolando alla tradizione del suo paese il jazz e il pop occidentale.

Tutti i concerti in programma sono ad ingresso gratuito e avranno inizio alle ore 21. L’ingresso alla Mostra d’Oltremare ha il costo di 1 euro.

52 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views