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Il video e il testo di Odio, la canzone di Michele Bravi che racconta la disfunzionalità di un amore

Michele Bravi presenta il nuovo singolo “odio”, qui il testo, il significato e il video della sua nuova canzone.
A cura di Redazione Music
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Dopo La geografia del buio e qualche singolo sparso, Michele Bravi è tornato con una nuova canzone, "odio", che è il primo capitolo di un progetto più ampio che si realizzerà con l'uscita di un album. Il cantautore abbandona il minimalismo dell'album precedente e le atmosfere intimistiche, per una canzone che voleva lasciasse senza fiato chi l'ascolta, piena di parole e con un incedere strumentale – in particolare dei synth – che cambiasse anche un po' il paradigma che lo ha accompagnato in questi anni, ovvero di lanciare gli album con brani più romantici. Qui c'è la carne, coe ha spiegato in un'intervista a Fanpage, e come si vede anche nel video della canzone, che lo vede protagonista assieme all'attore Gianmarco Millo.

Il testo di odio

Quanto ti odio
Ti odio, ti odio, ti odio

Perché ti amo
Ti amo, ti amo, ti amo
E più ti guardo e più capisco quanto sei bugiardo
E vorrei andarmene ma il punto è che non riesco a farlo
E di sicuro con lui lo penso tutte le volte
Facevate l’amore per tutta la notte

Ma come posso farne a meno
Lo vedi che mi sono arreso
Però ti odio e non lo nego
Perché ti amo pensa quanto sono scemo

Ed è iniziato come un gioco
Guardami adesso grido aiuto
Che ti odio da perderci il fiato
Ma quanto è vero che ti amo

Di te non mi rimane niente
Ma di me hai preso tutto senza chiedere
E anche stanotte tu che sbagli il mio nome
E lo so che fa male ma non riesco a scappare da te

Che cerchi sempre in me il colpevole
Lo senti il sale delle lacrime
E mi si è rotta la voce
Che c’è l’aria viziata quando parlo d’amore con te

Odio i nostri corpi
Nudi sopra un letto
riescono a parlarsi con le carne ma
Quando poi ti guardo
Non ci vedo niente, solo un vuoto intenso e ruvido

Non mi chiedere, non mi chiedere
No
Non mi chiedere, non lo chiedere
No
Ché non riesco a stare neanche un giorno senza te

Ma come posso farne a meno
Lo vedi che mi sono arreso
Però ti odio e non lo nego
Perché ti amo pensa quanto sono scemo

Ed è iniziato come un gioco
Guardami adesso grido aiuto
Che ti odio da perderci il fiato
Ma quanto è vero che ti amo

Di te non mi rimane niente
Ma di me hai preso tutto senza chiedere
E anche stanotte tu che sbagli il mio nome
E lo so che fa male ma non riesco a scappare da te

Che cerchi sempre in me il colpevole
Lo senti il sale delle lacrime
E mi si è rotta la voce
Che c’è l’aria viziata quando parlo d’amore con te

Quanto ti odio
Ti odio, ti odio, ti odio
Perché ti amo
Ti amo, ti amo, ti amo

Di te non mi rimane niente
Ma di me hai preso tutto senza chiedere
E anche stanotte tu che sbagli il mio nome
E lo so che fa male ma non riesco a scappare da te

Che cerchi sempre in me il colpevole
Lo senti il sale delle lacrime
E mi si è rotta la voce
Che c’è l’aria viziata quando parlo d’amore con te

Il video della canzone con Gianmarco Millo

Il 6 novembre è anche uscito il video della canzone, che è volata subito nei trend di Youtube. Nel videoclip, di cui Michele Bravi è protagonista assieme a Gianmarco Millo, oltre a esserne lo sceneggiatore, si "fotografa l’intimità e l’intreccio di una relazione disfunzionale all’interno delle mura domestiche. La dipendenza dal corpo dell’altro, declinazione più ossessiva del racconto d’amore, è protagonista delle immagini in bianco e nero. Il veleno nel rapporto di coppia, creato dal sentimento di odio, è reso visivamente dalla sottrazione di colore" come si legge nella nota stampa. Il video, infatti, racconta quello che Bravi canta nella canzone, un amore disfunzionale in cui a momenti di odio si susseguono quelli d'amore e passione.

Il significato di Odio di Michele Bravi

"È un testo strano per me, perché io non sono d'accordo per niente con quello che dico nel testo, cioè sentir dire da qualcuno – e l'ho detto anch'io, eh! – ‘Ti odio perché ti amo, ti amo perché ti odio'" spiega Bravi a Fanpage, specificando che il suo intento era quello di "dare voce a un momento della vita: quello in cui sei nel mezzo di una disfunzionalità di relazione dove c'è una fatica a verbalizzare e quella fatica ti porta all'errore della verbalizzazione e così, non riuscendo a decifrare il sentimento, la relazione che stai vivendo, vedi soltanto i poli opposti, ovvero l'odio e l'amore e cerchi di giustificare quello che stai vivendo guardando le estremità". Bravi lo fa rivolgendosi a un uomo, e sempre a Fanpage spiega che questa cosa, per lui naturalissima, non è sempre vista con tranquillità, anzi, spesso incasella e porta uno stigma: "Una piccola dose di umiliazione c'è sempre" quando glielo fanno notare.

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