Il testo e significato di Salvami, la preghiera alla vita di Enzo Avitabile e Ligabue
Settembre si avvicina ed Enzo Avitabile ha deciso di pubblicare il secondo episodio musicale che anticipa il suo album in uscita nei prossimi mesi. Si chiama "Salvami", una melodia malinconica accompagnata dalla voce lussureggiante di Luciano Ligabue, uno degli interpreti maggiori della musica italiana negli ultimi 40 anni. Scambi di persone, di voci, accompagnano la preghiera alla vita di "Salvami", un brano in cui vengono raccontate i dubbi, le paure, i sogni e i desideri dell'essere umano, la sua parte più irrazionale. L'anima migrante di Avitabile accende l'immaginario del brano, e il continuo riconoscersi tra l'artista campano e Ligabue, è il tocco vincente del brano, che rientra sicuramente nelle melodie mostrate negli ultimi anni dal maestro napoletano.
Il significato di Salvami
Se ci fossero stati dubbi con "Fatti miei", scritto con Biagio Antonacci, il secondo singolo che anticipa l'album a settembre di Enzo Avitabile rassicura il suo pubblico e incuriosisce anche i più lontani dall'epica del maestro napoletano. "Salvami", in collaborazione con Ligabue, è una preghiera alla vita di un essere umano, che riconosce le emozioni come i dubbi, le paure, i sogni, i desideri e li affronta. Come ha dichiarato anche Avitabile nel comunicato stampa: "È un bambino che tende una mano verso una sponda d’oro. È l’intera umanità che chiede a ogni singolo uomo di salvarla, rispettarla, prendersene cura". Nel brano, si evince anche il non volersi abbandonare alla rassegnazione, come quando Avitabile canta: "Salvami, sono il canto di un uomo/il grande mare. Salvami, le rose e le sue spine/ la luna e molti cieli. Salvami, il cuore vagabondo, un eroe senza patria/ io uguale a te, strade su strade".
Il testo di Salvami
Non puoi esser così
Che finisca tutto qui
Che io santo non lo sono
Ma non ci sto bene col fuoco
Mai più seguirò le stelle e avventure
Le notti balorde, le paure insicure
Salvami
Sono il canto di un uomo
Il grande mare
Salvami
Le rose e le sue spine
La luna e molti cieli
Salvami
Il cuore vagabondo, un eroe senza patria
Io uguale a te, strade su strade
Salvami
Tra cose così e così
Promesse facili e smarrite
Stelle di latta e marciapiedi
Padre nostro che vieni a piedi.
Più o meno smarrito.
Fuori d’arancio e disarmanti amori
Storie di sempre gente come noi
Salvami
Sono il canto di un uomo
Il grande mare
Salvami
Le rose e le sue spine
La luna e molti cieli
Salvami
Il cuore vagabondo, un eroe senza patria
Io uguale a te, strade su strade
Salvami
E chi più e chi meno
Nella pioggia che va
E chi più e chi meno
Mai dire mai.
E chi più e chi meno
Nella pioggia che va
E chi più e chi meno
Mai dire mai.
Salvami
Sono il canto di un uomo
Il grande mare
Salvami
Le rose e le sue spine
La luna e molti cieli
Salvami
Il cuore vagabondo, un eroe senza patria
Io uguale a te, strade su strade
Salvami