Il testamento di Whitney Houston

E’ stato finalmente svelato il mistero sull’eredità di Whitney Houston. La cantante, deceduta all’inizio di febbraio di quest’anno, ha deciso di lasciare tutti i suoi averi alla figlia Bobbi Kristina, nata dalla sua relazione tormentata con l’ex marito Bobby Brown. Il testamento dell’artista, intorno a cui è calato un fitto mistero che ha generato un’enorme curiosità, è stato svelato proprio oggi. Era custodito ad Atlanta, dove fu redatto il 3 febbraio del 1993, e chiarisce, senza ombra di dubbio, le ultime volontà della cantante. Nessun lascito né ai suoi familiari, né all’ex marito o al figlio adottivo Nick. Kristina entrerà in possesso di tutti i beni di sua madre, gli immobili, gli abiti, i gioielli e perfino le automobili: tutto passerà in mano sua. La ragazza, tuttavia, ha ancora 19 anni e, per ovviare al problema dell’età, Whitney ha disposto un curatore momentaneo che dovrà amministrare i suoi beni al posto della ragazzina.

La scelta è ricaduta su Patricia, cognata della cantante e sua manager per diversi anni, che amministrerà tutto il patrimonio della giovane fino a quando questa compirà 21 anni. Solo allora, infatti, potrà entrare in possesso di una parte dell’eredità a lei assegnata. Al compimento dei 25 anni, invece, riceverà un’altra parte del patrimonio della madre e solo al raggiungimento dei 30 anni, in piena maturità dunque, le sarà consentito di entrare in possesso di tutto quanto le è stato lasciato in eredità. Fino ad allora, potrà richiedere degli extra solo in occasione di spese giustificate come l’acquisto di una casa o la prosecuzione degli studi. Giusta e pensata la scelta della Houston che, pur non aspettandosi di morire tanto giovane, ha disposto le cose nella maniera migliore affinchè la sua unica figlia potesse godere delle ricchezze accumulate mentre era ancora in vita, compresa la villa di Whitney per la quale è stata recentemente aperta una trattativa di vendita che si vocifera viaggiare intorno a una cifra astronomica.