Il significato e il testo di Occhi grandi grandi, Francesca Michielin canta la timidezza dell’amore
Scrittrice, autrice, presentatrice oltre a cantautrice e polistrumentista, veste con cui l'Italia l'ha conosciuta, e così Francesca Michielin, impegnatissima con vari progetti, ha pubblicato la sua ultima canzone "Occhi grandi grandi" uscito lo scorso 9 settembre per Columbia Records/Sony Music Italy. Primo passo verso un nuovo lavoro per la cantautrice che negli ultimi due anni ha pubblicato un paio di versioni del suo album "Feat (Stato di Natura)" a cui si aggiungono tantissimi progetti (dal Podcast Maschiacci fino alla conduzione di X Factor passando per la pubblicazione del suo primo romanzo "Il cuore è un organo"), tornando sempre, però, alla musica. "Occhi grandi grandi" è stata scritta da lei con Davide Petrella e Stefano Tognini, mentre per la produzione si è fatta accompagnare da Zef e E.D.D..
Il significato di Occhi grandi grandi
Michielin è una delle artiste che negli ultimi anni è stata maggiormente in grado di sperimentare, tracciando una strada molto precisa, sia per quanto riguarda la scrittura che per quanto riguarda l'idea musicale. Questa volta si fa forte di un attacco che strizza l'occhio al metal e all'hard rock, riuscendo sempre però a costruire melodie che si attaccano anche a chi ha poca esperienza con quel mondo e senza perdere il gusto di inserire un'elettronica che rende il pezzo contemporaneo. Questo inizio così duro fa da apertura a un pezzo che però, in fondo, tratta la timidezza e la difficoltà di comunicazione (e chi segue Michielin sa quanto il tema le sia caro): "Sì, sono un disastro, sbaglio sempre le parole, sbaglio e poi mi mangio le mani. Io non lo capisco l'amore ma vorrei rivederti domani" canta Michielin con una voce che a volte pare proprio rompersi dall'emozione ("Vorrei parlarti, ma si spezza la voce").
Il testo di Occhi grandi grandi
Parlami di te, non ti conosco
In metropolitana siedi all'ultimo posto
Sì, sono un disastro
Sulle prime impressioni a volte casco
Ma poi sorrido
Scusa, mi presento, ti ho già visto
Fai la stessa strada mia di venerdì sul presto
La mattina presto
Con lo stesso libro in mano
Sempre con gli occhiali da sole
Con quell'aria di mistero
Io non so nemmeno il tuo nome
E quanto siamo strani
Lo so che mi guardavi
Anche tu
Ma non mi hai detto mai come ti chiami
Paracadute
Vorrei parlarti, ma si spezza la voce
A un passo da te
Senza paracadute
Vorrei saltare, ma mi spezzi la voce
Non so perché
Sembra di precipitare
Dai tuoi occhi grandi grandi come il mare
Vieni qui, abbracciami
Guarda questa notte, sembra inchiostro
Mi accompagni verso casa, fermati, c'è rosso
Sì, sono un disastro
Sbaglio sempre le parole
Sbaglio e poi mi mangio le mani
Io non lo capisco l'amore
Ma vorrei rivederti domani
E quanto siamo strani
Lo so che mi guardavi
Anche tu
Ma non mi hai detto mai come ti chiami
Paracadute
Vorrei parlarti, ma si spezza la voce
A un passo da te
Senza paracadute
Vorrei saltare, ma mi spezzi la voce
Non so perché
Sembra di precipitare
Dai tuoi occhi grandi grandi come il mare
Vieni qui, abbracciami
Paracadute
Vorrei parlarti, ma si spezza la voce
A un passo da te
Senza paracadute
Vorrei saltare, ma mi spezzi la voce
Non so perché
Sembra di precipitare
Sembra di precipitare
Dai tuoi occhi grandi grandi come il mare
Vieni qui, abbracciami