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Il significato di “Se piovesse il tuo nome” di Elisa, brano “misterioso” su un amore tormentato

Elisa è tornata con un novo album, “Diari aperti” che continua a restare nelle posizioni alte della classifica di vendita, sostenuta, probabilmente, anche dal singolo “Se piovesse il tuo nome”, brano scritto per lei da Calcutta (con la collaborazione di Dario Faini e Vanni Casagrande) che da tre settimane è la più trasmessa dalle radio italiane.
A cura di Redazione Music
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Elisa continua a mantenere il podio della classifica degli album più venduti della settimana con il suo ultimo "Diari aperti", primo lavoro targato Universal (Island Records), dopo una vita (artistica) intera passata in Sugar. Un disco importante per la cantante di Monfalcone, una delle più belle realtà italiane di questi ultimi 20 anni, capace di conquistare – caso più unico che raro – la discografia italiana cantando in inglese, cambiare pelle, passando all'italiano e vincendo il Festival di Sanremo proprio con l'esordio in lingua madre "Luce (Tramonti a nord est)" per poi continuare ad alternare i linguaggi, fino a quest'ultimo album che la vede soltanto in italiano, e in una veste nuova, che mescola it-pop e cantautorato come dimostrano le collaborazioni con Francesco De Gregori, ma anche il primo singolo ufficiale "Se piovesse il tuo nome".

Il singolo più trasmesso dalle radio italiane

E proprio quest'ultimo brano ha fatto da volano per la cantante che è in testa alla classifica EarOne delle canzoni più trasmesse dalle radio italiane, confermandosi in testa per la terza settimana consecutiva per questo pezzo che vede mescolare le firme di Calcutta, Dario Faini (uno degli autori più noti del panorama e mente dietro il progetto Durdust) e Vanni Casagrande (altro nome noto del panorama). Un brano il cui video vede la stessa Elisa protagonista di questo bianco e nero firmato dagli YouNuts! che ha oltrepassato le 5 milioni di visualizzazioni.

Tra It-Pop e cantautorato a firma Calcutta

La canzone, si legge nella nota stampa, "gioca tra armonia e liriche visionarie, miscelando l'approccio it-pop con le melodie del miglior cantautorato" con un pianoforte in primo piano che fa da base all'inconfondibile voce della cantante. Non c'è immediatezza nel significato di questa canzone, c'è un uso enorme di metafore che si muovono nel campo semantico dell'acqua, simbolo di vita (fin dal titolo, ma anche "Che ho sempre il Sahara in bocca" o "La città incontra il tuo deserto che io innaffio da sempre"), e questa che possiamo far rientrare tra quelle canzoni che parlano di relazioni (indefinite) ha in questo suo mistero il suo fascino: "Nei miei dischi non ho cantato tante canzoni non mie, solo quelle che mi sono entrate dentro. Questa canzone e il suo mistero sono una di quelle. Ti ringrazio per avermela data, l’ho custodita e ho cercato di portarla piano nel mio mondo, l’ho immersa nel suono che cercavo, e adesso è finalmente di tutti e inizia il suo viaggio" ha scritto la cantante riferendosi proprio a Edoardo D'Erme (nome di Calcutta) che pare abbia preso ispirazione dal racconto di una storia d'amore "tormentatissima" raccontatagli da una sconosciuta durante un viaggio in treno.

Il tour nei teatri

Intanto aumentano le tappe del nuovo live "Diari Aperti Tour" (organizzato e prodotto da Friends & Partners) che partirà il 18 marzo dal Teatro Verdi di Firenze: sono state, infatti,  triplicate le date di Milano e Torino e raddoppiate quelle di Roma, Bologna, Firenze, Bari, Napoli, Padova, Brescia, Trieste, Reggio Emilia, Bergamo, Cesena.

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