Il significato di Se me lo dicevi prima, canzone di Enzo Jannacci a Sanremo 1989
Enzo Jannacci è senza dubbio uno dei più grandi musicisti italiani, i suoi testi così sarcastici e irriverenti, accompagnati da musiche e refrain che difficilmente possono essere dimenticati. Durante la terza serata di Sanremo 2020 il figlio Paolo Jannacci e Francesco Mandelli cantano "Se me lo dicevi prima", la canzone che Enzo Jannacci presentò al Festival di Sanremo del 1989.
Il testo di Se me lo dicevi prima
Eh, eh, eh, ma se me lo dicevi prima
Eh, se me lo dicevi prima
Come prima
Ma sì se me lo dicevi prima
Ma prima quando
Ma prima no
Eh, si prendono dei contatti
Faccio una telefonata al limite faccio un leasing
Se me lo dicevi prima
Ma io ho bisogno adesso, sto male adesso
Ma se me lo dicevi prima ti operavo io
Ma io ho bisogno di lavorare io sto male adesso
Eh sto male e sto bene macché il lavoro e mica il lavoro
Posso mica spedirti un charter
Bisogna saperlo prima che dopo non c'è lavoro, prima, capito
E allora è bello
Quando tace il water
Quando ride un figlio
Quando parla Gaber
E allora sputa su chi ti eroina
Perché il mondo sputa
Proprio quando nasce un fiore
Perché iniettarsi morte
è ormai anche fuori moda
Perché ce n'è già tanti che son venuti fuori
Oh, sei ancora qua
Vabbé, quanto sei alto
Uno e novanta
Eh eh eh non vai bene
Come non vado bene
Non vai bene
Se me lo dicevi prima ti dicevo che noi abbiamo bisogno della gente giusta
Tra l'1,60 l'1, 60, tra l'1, 60, capito
Cioè ho capito che quando uno sta male deve arrangiarsi da solo
E allora sarà ancora bello
Quando ti innamori
Quando vince il Milan
Quando guardi fuori
E sarà ancora bello
Quando guardi il tunnel
Che è ancora lì vicino e non ci credi ancora
Ne sei venuto fuori e non ci credi ancora
E ci hai la pelle d'oca e non ci credi ancora
Ti sei sentito solo
In mezzo a tanta gente
Sì ma guarda che di te e degli altri
A questa gente
Non gliene frega niente
E allora sarà ancora bello
Quando tace il water
E sarà anche più bello
Quando scopri il trucco
E allora sarà bello
Quando tace il water
Quando spegni il boiler
Quando guardi il tunnel
Quando, quando senti il sole.
Enzo Jannacci a Sanremo 1989
Enzo Jannacci sale sul palco dell'Ariston con un testo scritto a quattro mani con Maurizio Bassi, patron del progetto musicale Baltimora, che rivoluzionò l'assetto della musica italiana tra gli Anni Ottanta e Novanta. Il brano diede il titolo al 45 giri che fu pubblicato proprio in quell'anno dal cantautore, ed ottenne il secondo posto al Premio della Critica conferito dalla giuria sanremese.
Il significato di Se me lo dicevi prima
Il cantautore milanese si presenta con un brano intenso, affatto banale, capace di raccontare con irriverenza e sarcasmo le difficoltà e a volte anche la vergogna, nel dover chiedere aiuto dopo un momento difficile. Jannacci tocca tematiche di grande impatto sociale: dal precariato all'uso di droghe, dal sentirsi sempre inadeguati al non riuscire a risalire una volta toccato il fondo. "Se me lo dicevi prima" è un brano in cui, in fondo, si ironizza sull'incapacità delle persone di venirsi in contro, di aiutare chi ha bisogno d'aiuto quando davvero lo chiede.