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Il significato di “Sally”, canzone di Vasco Rossi diventata un classico

“Sally” è una delle canzoni più note e amate di Vasco Rossi, interpretate da tantissime persone in questi anni. Uscita nel 1996 è diventata subito un vero e proprio classico del suo repertorio.
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A cura di Redazione Music
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Vasco Rossi (Getty Images)

Fare il conto delle canzoni "immortali" di Vasco è impossibile: difficilmente esiste una sola canzone a cui si è legati, anzi. I fan del cantante di Zocca sono un vero e proprio movimento a parte, che conosce vita, morte e miracoli sia del cantante che delle sue canzoni che da oltre 35 anni fanno da colonna sonora al Paese, che piaccia o meno. Dal Vasco cantautorale a quello più provocatore, dal Vasco delle ballads a quello più "mistico", la vita del cantante potrebbe essere divisa in periodi, come quelli picassiani e ognuna avere una cattedra a parte in un'Università dedicata. Esagerato? Beh, forse sì, ma è certo che se c'è un vero e proprio "mito del rock" italiano, quello è Vasco, in grado di arrivare sempre in testa alle classifiche degli album più venduti, riempire stadi e, come ha dimostrato nel luglio scorso, di portare 250 mila persone, tutte insieme, a seguirlo per quello che è un vero e proprio concerto da record, al punto da meritarsi una (quasi) diretta su Rai Uno.

La versione di Rita Bellanza a X Factor

Le sue canzoni, quindi, sono state amate, cantate e reinterpretate da tantissime persone, e ultima, almeno tra quelle mediaticamente rilevanti, è stata ancora una volta "Sally", canzone che una giovane concorrente a X Factor ha deciso di cantarla per cercare di assicurarsi un posto nella prossima edizione di X Factor. Rita Bellanza, 20 anni, infatti, ha scelto la canzone vaschiana per convincere i giudici, riuscendoci in pochissimi secondi, con un'interpretazione che li ha lasciati tutti senza parole (e la Maionchi in lacrime): "È come se Vasco Rossi avesse scritto la mia storia, non quella di Sally" ha detto sul palco dei Bootcamp prima di essere scelta nella squadra Under Donne.

Il significato di Sally

E "Sally" è una delle sue canzoni simbolo, probabilmente se si andasse in giro per strada a chiedere a chiunque, fan o meno di Vasco, ascoltatore forte o casuale di musica, tre canzoni che conoscono del rocker, probabilmente una di queste sarebbe Vasco (tranne quelli che pensano che sia della Mannoia, ma di questo ne parleremo tra poco). "Sally" è una canzone che Vasco ha pubblicato nell'album "Nessun pericolo… per te" uscito nel 1996, poi successivamente è stato inserito anche in alcune raccolte e, ovviamente, cantata live. La storia è, ormai, nota, e racconta di una donna che pensa di aver vissuto in maniera sbagliata, di aver commesso molti errori, di aver sprecato la vita che avrebbe dovuto vivere con maggior passione: "Sally ha patito troppo, Sally ha già visto che cosa ti può crollare addosso, Sally è già stata punita per ogni sua distrazione, debolezza" canta Vasco, prima di capovolgere questa disperazione iniziale, lasciando spazio alla speranza quella che "forse la vita non è stata tutta persa, forse qualcosa s'è salvato, forse davvero non è stato poi tutto sbagliato". Sally è un po' Vasco, la sua parte femminile come dichiarò al Tg1

Come è nata la canzone

Come tutte le grandi canzoni che si rispettano, anche attorno a questa sono girate molte voci, finché Vasco ha confermato quella di Saint Tropez, come ha spiegato un anno e mezzo fa in uno speciale del Tg 1: "È una canzone che ho scritto quando ero in vacanza su una barca del mio manager Robelli a Saint Tropez, una di quelle vacanze di dieci giorni che quando torni a casa hai bisogno di riposarti. Entro in un locale pieno di donne bellissime, tutte italiane, mi innamoro della prima, poi di una seconda, poi di un’altra ancora. Alla fine ero fuori al locale da solo, sono andato in barca e con quella carica lì, senza una donna su cui scaricarla, l’ho scaricata su una chitarra: questo è uno dei segreti dell’arte e della creatività, è tutto sesso sublimato. E pensando ad una ragazza che ne ha viste di tutti i colori ho scritto Sally. (…) L’ho scritta di getto, è un miracolo. Quando scrivo non parto mai da un titolo, ma da un concetto, di solito non so nemmeno cosa dirò, lascio che le frasi vengano fuori da sole, a volte non riesco ad andare avanti, poi miracolosamente arrivo alla fine. Se il testo ha un senso è già un miracolo. La frase ‘la vita è un brivido che vola via, è tutto un equilibrio sopra la follia', pensavo fosse esagerata, ma ormai mi ero abituato a fidarmi delle sensazioni e l’ho lasciata nel testo".

La versione di Fiorella Mannoia

Una delle versioni più famose della canzone è senza dubbio quella che ne ha fatto Fiorella Mannoia. Una versione che va oltre la semplice cover, anche per la personalità e la Storia della cantante romana che ha interpretato questa canzone al punto da farne una canzone a se stante, quasi (se non fosse il classico che è). La prima volta che la cantante l'ha rifatta è stata nel 1999 includendola nell'album live " Certe piccole voci", facendone da quel momento un must delle sue esibizioni, al punto da riproporla anche nel suo primo programma tv tutto suo, "Un, due, tre… Fiorella".

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