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Il significato di “Questioni di principio”, il ritorno di Ghemon, nostro talento soul

Si chiama “Questioni di principio” il singolo che segna il ritorno di Ghemon, che il prossimo 20 marzo pubblicherà “Scritto nelle stelle” (Carosello Records / Artist First). Il brano, che anticipa il nuovo album dell’autore di “Rose viola”, è “una sorta di preghiera, un brano motivazionale rivolto a sé stesso”.
A cura di Francesco Raiola
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Ghemon (ph Jacopo Ardolino)
Ghemon (ph Jacopo Ardolino)

Si chiama "Questioni di principio" il singolo che segna il ritorno di Ghemon, che il prossimo 20 marzo pubblicherà "Scritto nelle stelle" (Carosello Records / Artist First). Il cantante di origini irpine, infatti, ha fatto una scelta netta e un po' controcorrente quando lo scorso anno decise di partecipare al Festival di Sanremo. Ghemon si presentò sul palco dell'Ariston con "Rose viola", un brano che uscì solo come singolo, senza alcuna operazione commerciale, nessun disco uscito di corsa, nessuna riedizione del suo album precedente "Mezzanotte" del 2017. Una scelta netta e artisticamente rilevante, che visse per un'occasione ad hoc.

Ghemon, talento fuori dagli schemi mainstream

Ma Ghemon ha abituato il suo pubblico all'idea dell'arte per l'arte, cambiando strada quando il rap cominciava a trovare un pubblico sempre più ampio: nessuno snobismo, per lui, ma solo la voglia di seguire una strada. L'evoluzione costante del cantante lo ha portato verso sonorità più soul, appoggiate anche a una voce diventata ormai un marchio di fabbrica, assieme alla voglia di guardare sempre un passo avanti, senza lasciarsi influenzare dalle mode del momento. "Questioni di principio" è ancora una volta un tassello al suo cammino artistico che non cede alle regole a volte semplicistiche della radio. Il respiro internazionale del sound del pezzo e la costante attenzione alle parole e al messaggio accendono la curiosità per quello che avverrà tra qualche mese.

Il significato di "Questioni di principio"

Ghemon ha scritto quella che definisce "una sorta di preghiera, un brano motivazionale rivolto a sé stesso, ma non solo", una canzone che "è una ricetta che vede nell’equilibrio di parole chiave proprio lo sprono per andare avanti". Insomma, definizioni a parte, il brano è uno scavare in se stessi, fare tesoro delle proprie esperienze: "Potrei abbandonare tutta la mia vita in mano a qualche guru, qualche life coach ma ho deciso di trovare solo la mia voce. E il processo di ricerca non è il più veloce, i dubbi sono come vuoti d'aria e stare qua su in piccionaia. Ti assicuro che non è dolce ma porto fieramente la mia croce" canta nel bridge. È quello che in letteratura fa la migliore autofiction, universalizzare l'esperienza personale e a Ghemon riesce benissimo, anche grazie al tappeto sonoro e all'utilizzo dei synth.

Il tour di Ghemon

Ghemon sarà anche in tour per presentare l'album. Il cantante partirà con lo "Scritto nelle Stelle Tour 2020", un vero e proprio spettacolo oltre il concerto, dal Common Ground di Napoli il 3 aprile per proseguire il 4 aprile a Roma (Orion), il 10 aprile a Firenze (Flog), l'11 aprile a Bari (Demodè), il 17 aprile a Treviso (New Age), il 18 aprile a Brescia (Latteria Molloy), il 24 aprile a Bologna (Estragon), il 29 aprile a Torino (Hiroshima), il 30 aprile a Milano (Alcatraz).

Il testo di "Questioni di principio"

Potrei accarezzare la mia imperfezione
Ma mi circondo spesso di persone
Che analizzano ogni errore sotto al microscopio
Incutermi timore è il solo loro scopo
In base a quel giudizio stare sull'attenti
Potrei in effetti badare solo ai difetti
E passare le mie notti a digrignare i denti
Per certe cose è d’obbligo il condizionale
Ma dal futuro voglio la felicità
Non un render tridimensionale
Potrei appoggiare chi poi mi dirà
Che mi devo ridimensionare
O farmi sottovalutare
Potrei evitare ogni istinto chiaro e distinto

Potrei farlo però non devo
No no non devo
Potrei farlo però non devo
No, no, non devo farlo
Però non devo
No, no, non devo
Potrei farlo però non devo
No, no, non devo farlo però

Ho imparato sempre a mie spese come va il mondo
Certe volte devo mettere i confini a chi mi gira attorno
È la folle idea che il dolore sia quasi un mio comfort
È un banale cliché
Potrei dire che non mi è mai importato di arrivare primo
La gente percepisce come una minaccia
Quello che non l'è vicino
Più condivido i limiti che sfido
E più a qualcuno do fastidio
Chissà in che piaga gli ho infilato il dito
Potrei restare in silenzio il resto del tempo, potrei

Potrei farlo però non devo
No no non devo
Potrei farlo però non devo
No, no, non devo farlo
Però non devo
No, no, non devo
Potrei farlo però non devo
No, no, non devo farlo però

Potrei abbandonare tutta la mia vita in mano a qualche guru
Qualche life coach
Ma ho deciso di trovare solo la mia voce
E il processo di ricerca non è il più veloce
I dubbi sono come vuoti d'aria e stare qua su in piccionaia
Ti assicuro che non è dolce
Ma porto fieramente la mia croce
Ho avuto un’intuizione forse troppo precoce
Potrei diventare un avvoltoio
Contare i nemici come tacche sul cuoio
Fare proprio come uno dei tanti impostori
O stare su una torre d'avorio
Giurare fedeltà al portafoglio
Da qui all'obitorio
Però non è quello che voglio

Potrei farlo però non devo
No, no, non devo
Potrei farlo però non devo
No, no, non devo farlo
Però non devo
No, no, non devo
Potrei farlo però non devo
No, no, non devo farlo però

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