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Il significato di Proteggi, in cui Valentina Parisse racconta le paure delle relazioni

“Anche una brutta giornata in fondo passa sempre” canta Valentina Parisse in “Proteggi”, l’ultima canzone scritta assieme a Cheope e Davide Napoleone e prodotto da Francesco “Katoo” Catitti. Il brano, uscito lo scorso 29 gennaio, “racconta le paure, le fragilità e le insicurezze che caratterizzano le relazioni interpersonali”.
A cura di Redazione Music
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Valentina Parisse (Foto di Ilaria Magliocchetti Lombi)
Valentina Parisse (Foto di Ilaria Magliocchetti Lombi)

"Anche una brutta giornata in fondo passa sempre" canta Valentina Parisse in "Proteggi", l'ultima canzone scritta assieme a Alfredo Rapetti Mogol “Cheope” e Davide Napoleone e prodotto da Francesco “Katoo” Catitti. Il brano, uscito lo scorso 29 gennaio, "racconta le paure, le fragilità e le insicurezze che caratterizzano le relazioni interpersonali, che sentiamo, oggi più che mai, come un bene indispensabile della nostra vita" come si legge nella nota stampa e nasce da un momento di stop, quello che ha colpito tutti, dovuto alla pandemia di Covid-19 che ha cambiato le vite di tutti quanti.

Il significato di Proteggi

Il brano ha chiaramente il tempo come protagonista, un tempo rallentato, sprecato, da riprendersi: "Proteggimi se riesci dalla paura di sbagliare, ho ancora il timore di fare il primo passo, di ritrovarmi un due di picche contro un asso, dal tempo che passa e io che resto a guardare è un brano che parte dalla mia esperienza personale ma rappresenta anche il momento che tutti stiamo vivendo – spiega Valentina Parisse – La finestra citata nel testo della canzone è quella dalla quale tutti noi stiamo guardando, in attesa che si torni alla normalità. Ci siamo ritrovati improvvisamente più soli, più fragili, lontani dalle nostre abitudini e spesso da chi amiamo, con i nostri dubbi ma anche con le nostre speranze, tutti legati da uno stesso invisibile filo. Penso che aldilà della paura, ci sia sempre spazio per il coraggio: perché “anche una brutta giornata in fondo, passa sempre".

Il videoclip che racconta il confinamento

Della canzone è stato girato anche un videoclip in cui protagonista oltre a lei è il ballerino Angelo Recchia che crea una coreografia che si muove dalla musica e dalle parole della cantante per ridare allo spettatore il mood del brano. Il protagonista, infatti, balla, ma confinato in una stanza, attorniato dalle statue, simbolo di immobilità: "Col regista Matteo Montagna abbiamo parlato a lungo di cosa volessi comunicare attraverso le immagini. Un video ha ragione di essere quando evoca e non quando descrive una canzone, quando provoca emozioni anziché dettarle. Ogni spettatore ha la libertà di cogliere una scena, un particolare e farlo suo, così come succede con le canzoni. L’immobilità ed il confinamento a cui siamo stati tutti costretti da oltre un anno è ben rappresentato dalle statue riprese nel video, ma era fondamentale inserire nella narrazione anche un personaggio" spiegando come i movimenti di Recchia "‘cantano’ il brano, ogni singolo sentimento che ho messo nel testo della canzone è fedelmente rappresentato attraverso il movimento del suo corpo".

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