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Il significato di “Exuvia”, Caparezza muta e cambia pelle per il suo prossimo album

A quattro anni dal suo settimo album in studio “Prisoner 709”, Caparezza ha sorpreso tutti i fan nelle scorse ore, annunciando con la sua prima storia su Instagram, novità nelle ore successive: un’attesa che ha portato all’annuncio di “Exuvia”, ottavo progetto ufficiale del cantante pugliese, che nel frattempo ha pubblicato come primo singolo, la title-track dell’album.
A cura di Vincenzo Nasto
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Sono passati quattro anni da "Prisoner 709", ultimo progetto musicale di Michele Salvemini, in arte Caparezza, un periodo che ormai si avvia alla conclusione, dopo l'annuncio da parte dell'artista del nuovo album ufficiale, preceduto nelle scorse ore dal primo singolo: la titletrack "Exuvia". Un ritorno atteso, soprattutto dopo i due ultimi fortunati episodi per il rapper pugliese, in grado di collezionare cinque dischi di platino, tra "Prisoner 709" e "Museica". Una rivoluzione, che appare già nella traduzione del sostantivo greco "Exuvia", ovvero ciò che rimane del corpo di alcuni insetti, dopo aver sviluppato un cambiamento. Caparezza cambia pelle, ma non sembra voler lasciare nulla al caso, puntando ancora tutto sulla scrittura, in totale controtendenza rispetto al fenomeno musicale che lo circonda. Non una novità per l'artista pugliese, che negli anni ha rappresentato uno dei modelli più articolati di scrittura nell'intera scena hip hop.

Da Prisoner 709 a Exuvia

"Prisoner 709" come inizio e fine della prigione mentale raccontata da Caparezza, era stato uno degli progetti hip hop più articolati nella costruzione semantica, sia nella produzione dei testi, sia soprattutto nella costruzione semantica, appunto, dell'immaginario dello stesso artista pugliese. Un racconto in cui riferimenti all'acufene, malattia di cui l'artista soffre dal 2015, ma soprattutto alla dimensione che aveva assunto come artista, diventavano espliciti, narrando di come non si riuscisse più a scindere l'uno dall'altro. Il titolo stesso dell'album, che rispetto al precedente "Museica" ha dato vita anche a un immaginario più dark della propria musica, attraverso l'utilizzo di sonorità più rock, suggeriva questa continua ricerca di divisione tra se e il suo personaggio. Basti pensare ai numeri presenti nel titolo, con il "7" che rappresentava il nome del rapper Michele, e il "9" di Caparezza: a dividerli lo "0", uno spazio vuoto che rappresentava il continuo spostamento da persona a personaggio e anche l'ideale della forma del disco, pronto a dividerli. Il salto è avvenuto, e come una fenice, dopo quattro anni, Caparezza è risorto dalla proprie ceneri, mutando, cambiando pelle. Dopo aver annunciato, con la sua prima storia Instagram, novità nelle ore successive della giornata, allo scoccare della mezzanotte Caparezza ha annunciato il suo nuovo album "Exuvia", disponibile dal prossimo 7 maggio. Un progetto composto da 14 brani, con il primo singolo, la titletrack dell'album, pubblicato contemporaneamente all'annuncio del progetto. Un rinnovamento per Caparezza, che ha scelto di celebrare il cambiamento, la trasformazione, la mutazione.

Il significato di Exuvia

"L’Exuvia è ciò rimane del corpo di alcuni insetti dopo aver sviluppato un cambiamento formale. Un calco perfetto, talmente preciso nei dettagli da sembrare una scultura, una specie di custodia trasparente che un tempo ospitava la vita e che ora se ne sta lì, immobile, simulacro di una fase ormai superata". Caparezza racconta così la sua evoluzione successiva, il suo nuovo racconto, disponibile dal prossimo 7 maggio. Nel frattempo, nelle scorse ore è stata pubblicata la titletrack del disco, in cui l'autore racconta la notte della trasformazione e l'alba di un nuovo giorno, in cui Caparezza è destinato a volare via, lasciando indietro la sua vecchia pelle: "Dopo il mio passaggio dalla pancia all’aria, schizzo gli occhi fuori dalla faccia, lamia. Non sto più nella pelle, mama, fuori di me, exuvia, spiego le ali, au revoir". Nella seconda strofa, Caparezza sembra raccontare i suoi ultimi anni, quasi non riconoscendosi più nelle sue immagini e nelle sue parole, un passato che non rincorre più: "Guardo i video che ho fatto, ho la voce e l’aspetto di un altro, il mio autoritratto, ha i colori in еterno contrasto, mi sono preso i miei spazi, ma ho lasciato che il tempo fuggisse". Nell'ultima parte del brano avviene il rituale della trasformazione, con Caparezza che, seguendo anche le melodie elettroniche del brano, lo racconta: "Sottoposto al rituale, obbedisco: Exuvia. Come fosse il rituale di un sottoposto: Exuvia. E comincio a cantare il mio nuovo disco: Exuvia".

Il testo di Exuvia

È una notte che ispira, è una notte che chiama nel bosco
È una notte che spia, è una notte di sguardi che ho addosso
Di ricordi che latrano come avessero visto il demonio

Sto scavando dentro di me così tanto che schizzo petrolio
È il mio rito iniziatico ma non ho aculei nel corpo

Vado da “Mea culpa” ad “Ego me absolvo”

Sono una larva sporca nel mondo

Faccio Manolo sopra quel tronco, rischio un bel tonfo

E sarà tutto nuovo come da neonato con la pancia all’aria

Dopo il mio passaggio dalla pancia all’aria
Schizzo gli occhi fuori dalla faccia, Lamia
Non sto più nella pelle, mama

Fuori di me, exuvia, spiego le ali, au revoir
Un'altra chance escludila, gioco alla pari con l'età
Passati appassiti, appassiti come quadranti di Dalì
Passati parassiti, parassiti, fame di me, cannibali
Exuvia

Exuvia

Guardo i video che ho fatto, ho la voce e l’aspetto di un altro
Il mio autoritratto, ha i colori in еterno contrasto
Mi sono preso i miei spazi, ma ho lasciato che il tempo fuggisse
Faccio un mucchio di cambi quindi adesso chiamatemi mister
Sono ancora alla guida, tengo il piede alzato da quel freno
Anche se della vita prendo sempre il lato passeggero
Quello che è stato l'ho già silurato
Ogni mio scatto è di prassi bruciato
Non dimentico le radici perché tengo alle mie radici

Ma ci ritornerò quando sarò inumato

I miei dubbi hanno dei modi barbari:

Invadenti e sono troppi

Il segreto è fare come gli alberi:

Prima cerchi, dopo tronchi
Chi ti spinge dopo quella soglia?
Se non è la noia, sarà il tuo dolore
L'occasione buona per andare altrove, tipo fuori

Fuori di me, exuvia, spiego le ali, au revoir
Un'altra chance escludila, gioco alla pari con l'età
Passati appassiti, appassiti come quadranti di Dalì
Passati parassiti, parassiti, fame di me, cannibali
Exuvia

(Sottoposto al rituale, obbedisco)
Exuvia
(Come fosse il rituale di un sottoposto)
Exuvia
(E comincio a cantare il mio nuovo disco)
Exuvia
(Come queste cicale dal sottobosco)
Exuvia
Sottoposto al rituale, obbedisco
Exuvia
Come fosse il rituale di un sottoposto
Exuvia
E comincio a cantare il mio nuovo disco

Exuvia

Come queste cicale dal sottobosco

Fuori di me, exuvia
Fuori di me, exuvia
Exuvia, exuvia
Exuvia, exuvia
Exuvia

Ricordati che è un disco allegro

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