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Il significato di “C’est la vie”, Achille Lauro racconta la visione cinica dell’amore

Achille Lauro ha pubblicato il nuovo singolo tratto da “1969”, nuovo album del trapper romano che uscirà il prossimo 12 aprile. La canzone, diversa dal singolo sanremese “Rolls Royce” è più una ballad in cui Lauro De Marinis dà la sua visione cinica dell’amore: “È un semplice tentativo di fermare uno stato d’animo”.
A cura di Francesco Raiola
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Dopo "Rolls Royce" e la rivoluzione annunciata, Achille Lauro esce con un pezzo che, effettivamente, sorprende. Sorprende perché dopo gli annunci di album completamente diverso etc ci si aspettava qualche fuoco d'artificio e invece, per adesso, il (l'ex) trapper romano decide di puntare su una ballad con arrangiamenti d'archi che caricano di malinconia il pezzo e le chitarre che accompagnano questa "poesia che vuole arrivare all'anima delle persone" come dice il cantante che da qualche settimana ha deciso di comunicare direttamente con i giornalisti tramite mail e che nella mail di presentazione di questo nuovo singolo del suo prossimo album "1969" che sarà pubblicato il 12 aprile parla di "visione cinica dell'amore" e ovviamente si lega anche al pezzo sanremese che conteneva nel testo proprio il titolo di questa nuova canzone.

La canzone spiegata dal cantante

La voce del cantante, ormai, è inconfondibile e anche la sua inflessione romana che non nasconde, anzi sottolinea in quel "Viemmi a prende'" con cui parte il pezzo ("Tu sei Lucifero vestita, sì, con orli e perle, tu ti incateni in mezzo al fuoco e dici: ‘Viemmi a prende'"). La canzone è, per dirla con le parole di Lauro De Marinis: "Un semplice tentativo di fermare uno stato d’animo, come una fotografia che immortala un momento. La scelta tra l’abbandono e l’abbandonarsi a qualcuno. La visione cinica dell’amore, visto come il dare a qualcuno la possibilità di ucciderti e sperare che non lo faccia. C’est la vie è il mio nuovo singolo e lo affido a voi".

Le riflessioni intime di Lauro

Aveva promesso "riflessioni intime, nascoste" e ha mantenuto la promessa: è un amore che probabilmente è finito quello che canta Achille Lauro in questo brano in cui il protagonista si getta nelle fiamme solo per sentirsi dire dall'amata di non farlo. ma il rischio è quello di non sentirglielo dire mai: "Il nostro amore delicato è uno zucchero amaro Che ci vogliamo solo quando poi più non possiamo E sto cadendo nel burrone di proposito Mi sto gettando dentro al fuoco, dimmi: "Amore no" Finiranno anche le fiamme ma il dolore no E non puoi uccidere l'amore, ma l’amore può" canta Achille che fa riferimento anche alla canzone, quando spiega: "La nostra storia che continua su pezzi di carta" facendo riferimento, probabilmente, alla canzone scritta (tra l'altro su Telegram ha postato un'immagine del testo scritto proprio su un foglio di carta).

La tracklist di 1969

Il cantante, inoltre, ha anche reso nota la tracklist dell'album che vede, quindi: Rolls Royce, C’est la vie, Cadillac, Je t’aime (feat. Coez), Zucchero, 1969, Roma (feat. Simon P), Sexy Ugly, Delinquente, Scusa. Pochi feat, quindi, e l'attesa per qualcosa di nuovo: "Sto cambiando ancora. Non ho mai fatto nulla del genere e ho pensato fosse arrivato il momento di condividerla con voi. Riflessioni intime, nascoste. Sto rinascendo ancora".

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