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Il significato di 16 marzo, in cui Achille Lauro cambia ancora pelle e cita Vasco Rossi

Si chiama “16 marzo” l’ultima canzone di Achille Lauro, il cantante romano che da due anni impressiona Sanremo e la scena musicale italiana. Una volta trapper, adesso un artista a tutto tondo che sta costruendo un percorso poliedrico, che fa molta attenzione a ogni aspetto. Questa volta, musicalmente, guarda e cita Vasco Rossi.
A cura di Francesco Raiola
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Achille Lauro (ph Luca D'Amelio)
Achille Lauro (ph Luca D'Amelio)

Dire che Achille Lauro spiazza tutti, oggi, è un po' scontato. La nuova vita del cantante, infatti, è tutta votata alla sorpresa: sonora, iconografica, tematica. Lauro è uno di quelli che in questi anni – lo abbiamo scritto più volte – si è maggiormente messo in discussione, facendolo quando forse la convenienza gli avrebbe suggerito tutt'altro. Era una delle stelle della trap italiana, uno di quelli con il talento maggiore, con un album alle spalle – l'ultimo dell'epoca pre Sanremo – in cui aveva gettato semi vari, dance, pop, rock, urban, da cui prendere per i prossimi album. Ein effetti lo ha fatto, ma con modalità diverse da quelle che ciascuno di noi poteva immaginare.

I tanti percorsi di Achille Lauro

Basta essere "solo" la promessa della trap Italia, e così il cantante ha tentato il salto e l'ha fatto con un Sanremo vissuto da protagonista grazie alla sua "Rolls Royce" che lo ha portato sotto i riflettori al di là delle sterili polemiche. Lauro aveva spiazzato tutti andando verso quel famoso rock che tutti danno – ancora oggi – per morto. Le sue piattaforme si sono ampliate, non più solo quelle streaming, non più solo i social, ma la tv popolare, Mara Venier e la sua Domenica In, fino al secondo Sanremo. Una strada tortuosa, che lo resta anche dopo aver impressionato tutti nel secondo Sanremo, quello di "Me ne frego", in cui ha voluto portare diversi sé e soprattutto un messaggio gender fluid che ne ha fatto una delle esperienze più belle e intense della kermesse. Ma la musica? Il cantante aveva promesso un'ennesima svolta, anzi, in realtà, l'idea è che non esistano svolte, ma percorsi e questo percorso prevede tante identità.

Il significato di 16 marzo

Una di queste è "16 aprile", una ballad che sa di Vasco Rossi, uno dei grandi vecchi della musica italiana ad aver abbracciato la nuova generazione (che lo adopra). Lo cita lo stesso Lauro presentando questo brano d'amore: "Te ne vai come ci fosse un altro, come se ti stesse già aspettando, come se esistesse qualcun altro uguale a me" canta. Un brano, spiega, che è "l'upgrade di tutto quello che ho fatto finora, un biglietto da visita per il futuro. Ho seguito una visione precisa: un testo per tutti, per una volta senza fare il maniaco della parola, tipo il Vasco di ‘Siamo soli', una frase che potrebbe dire chiunque, ma detta da lui… '16 marzo' è un po' così, meno poetica, più diretta, come una verità sentita". Restano le chitarre, le ali, una voce che continua a essere in bilico, strascinata, ormai caratteristica, quell'aria algida, che per adesso lo ha trasformato in un simbolo musicale di questi tempi. Quando tutto questo isolamento finirà, invece, vedremo se lo avrà anche trasformato in qualcosa che possa riempire i palazzetti. Sempre che quella sia ancora la strada percorsa da Lauro. Se non avrà cambiato ancora una volta pelle.

Il testo di 16 marzo di Achille Lauro

Te nei vai come non fosse niente
Come non fossi te
Te ne vai quando non c'è più niente
Più niente di me
Te ne vai, sbatti la porta e intanto
Ho capito, già te ne stai andando
Dici: "Tanto ormai per te non piango più
Fallo te"
Che ne sai, non ti hanno mai detto di no
Tu che non sai che cosa sono i "non si può"
Te ne vai come io fossi niente
Come fosse che?
Te ne vai perché non c'è più niente
Da prendere
Te ne vai come ci fosse un altro
Come se ti stesse già aspettando
Come se esistesse qualcun altro
Uguale a me

Che ne sai? Non ti hanno mai detto di no
Tu non hai mai pianto
E non sai che cosa sono i "non si può"
Te ne freghi, tanto

No, non lo sai cosa vuoi
Cosa stai cercando
No, non è mai, non è noi
Ti rinnamorerai a marzo
Oh, oh-oh-oh, oh-oh-oh
Il 16 marzo
Oh, oh-oh-oh, oh-oh-oh
Il 16 marzo

Me ne vado come fossi pazzo
Sì, pazzo di te
Me ne vado perché un po' ne ho voglia
Un po' perché
Perché per te l'amore dura un anno
Perché te sai solo cancellarlo
Vuoi solo chi non ti sta cercando più
Come me

Che ne sai? Non ti hanno mai detto di no
Tu non hai mai pianto
E non sai che cosa sono i "non si può"
Te ne freghi, tanto
No, non lo sai cosa vuoi
Cosa stai cercando
No, non è mai, non è noi
Ti rinnamorerai a marzo
Oh, oh-oh-oh, oh-oh-oh
Il 16 marzo
Oh, oh-oh-oh, oh-oh-oh
Il 16 marzo

Il 16 marzo

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