Il significato de L’edera, la canzone di Nilla Pizzi a Sanremo 1958
La terza serata del Festival di Sanremo 2020 è dedicata ai duetti: Riki insieme ad Ana Mena canterà "L'edera", canzone presentata da Nilla Pizzi al Festival di Sanremo 1958. Il brano si classificò secondo, superato solo da "Nel blu dipinto di blu" di Domenico Modugno.
Il testo de L'edera
Chissà se m'ami oppure no
Chi lo può dire?
Chissà se un giorno anch'io potrò
L'amor capire?
Ma quando tu mi vuoi sfiorar
Con le tue mani
Avvinta come l'edere
Mi sento a te
Chissà se m'ami oppure no
Ma tua sarò
Son qui tra le tue braccia ancor
Avvinta come l'edera
Son qui respiro il tuo respiro
Son l'edera legata al tuo cuor
Sono folle di te questa gioventù
In un supremo anelito
Voglio offrirti con l'anima
Senza nulla mai chiedere
Così mi sentirai così
Avvinta come l'edera
Perché in ogni mio respiro
Tu senta palpitare il mio cuor
Finché luce d'amor
Sul mondo splenderà
Finché m'è dato vivere
A te mi legherò
A te consacrerò la vita
Se il vento scuote e fa tremar
Le siepi in fiore
Poi torna lieve a carezzar
Con tanto amore
E tu che spesso fai soffrir
Tormenti e pene…
Il significato de "L'edera"
Una giovanissima Nilla Pizzi cantava una una canzone il cui fulcro era ovviamente d'amore, un amore ancora ingenuo e tormentato come può essere qualsiasi amore giovanile. I versi di questa canzone descrivono la confusione di un sentimento incerto, dove non mancano dei riferimenti arditi per essere all'inizio degli Anni Sessanta, e il riferimento all'edera non è certamente casuale. Proprio come la pianta rampicante che resta attaccata alle pareti, così l'amore di questa giovane donna per il suo uomo resta abbracciato al suo cuore in attesa di una risposta.
Nilla Pizzi a Sanremo 1958
Nel 1958 Nilla Pizzi portò a Sanremo uno dei brani che divenne tra i più noti della musica leggera italiana, si tratta de "L'edera", testo scritto da Saverio Seracini che, però, non vinse quell'edizione dove il brano arrivò secondo, dietro all'intramontabile "Nel blu dipinto di blu". Il brano divenne talmente famoso che negli anni molteplici furono le cover che furono riproposte, come ad esempio quella assai celebre di Gigliola Cinquetti del 1975.