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Il ricordo di Elisabetta Imelio dei Sick Tamburo: “La vittoria sta nel decidere di essere felici”

La morte di Elisabetta Imelio, voce dei Sick Tamburo e precedentemente bassista dei Prozac+, ha colpito il mondo della musica. La musicista, di 44 anni, era malata di tumore come aveva anche raccontato Gian Maria Accusani, fondatore con lei dei Sick Tamburo, ne “La fine della chemio”. In tanti hanno voluto ricordarla.
A cura di Redazione Music
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La morte di Elisabetta Imelio, voce dei Sick Tamburo e precedentemente bassista dei Prozac+, ha colpito il mondo della musica. La musicista, di 44 anni, era malata di tumore come aveva anche raccontato Gian Maria Accusani, fondatore con lei dei Sick Tamburo, ne "La fine della chemio": "Il brano, già pubblicato nell’album dei Sick Tamburo “Un Giorno Nuovo”, è stato scritto da Gian Maria per Elisabetta, i membri fondatori del gruppo" come si legge nella descrizione del brano su Youtube. Una versione che era stata rivista e ricantata con artisti come Jovanotti, Elisa, Manuel Agnelli, Tre Allegri Ragazzi Morti, Prozac+, Samuel, Meg, Lo Stato Sociale e PierPaolo Capovilla per solidarietà: "Tutti i proventi delle vendite andranno a A.N.D.O.S. di Pordenone, associazione donne operate al seno e alla squadra di canoa “Donne in Rosa Lago Burida”.

Elisabetta Imelio tra Prozac+ e Sick Tamburo

Betta, come la chiamava chi la conosceva, è stato un pezzo fondamentale della musica italiana, prima in quel fenomeno che furono i Prozac+ che l'Italia intera conobbe grazie a "Acido acida" e al singolo "Acida" e successivamente con i Sick Tamburo, nati da quelle ceneri, ma senza la voce di Eva Poles, il cui ruolo fu preso proprio da Elisabetta Imelio: "Per evitare di sembrare una sorta di versione impoverita dei Prozac+, la coppia – ingaggiata una sezione ritmica – decideva di celare la propria identità dietro maschere e pseudonimi (Mr. Man e Boom Girl), ma naturalmente in un batter d‘occhi il segreto smetteva di essere tale" scriveva il critico Federico Guglielmi su Fanpage.it parlando del loro album "Senza vergogna".

Elisabetta Imelio: il ricordo dei colleghi

Sono tanti quelli che hanno voluto ricordarla e salutarla. Tantissimi nell'ambiente conoscevano e stimavano Elisabetta Imelio: i fan che li seguivano in giro per concerti, tanti musicisti, ovviamente, promoter, registi dei video… E molti hanno voluto dedicarle un pensiero anche sui social. C'è chi come Elisa e Meg lasciano un saluto con un cuore rotto e una canzone, chi parla di "notizia che rattrista molto" , come i Subsonica, chi la ricorda con una canzone e un "Per sempre" come Teho Teardo o i sodali Tre allegri ragazzi morti (i Sick Tamburo erano pubblicati da La Tempesta, etichetta fondata da Enrico Molteni dei TARM) e i Rezophonic. Poi c'è Lo Stato Sociale che le dedica un lunghissimo post partendo proprio da "La fine della chemio": "Un sacco di gente muore di cancro e le cure ad oggi trovate, come la chemioterapia, sono devastanti e spesso insufficienti. Questa canzone parla della storia di una band e della loro amicizia sopra e sotto il palco: i #sicktamburo, ovvero Elisabetta e Gianmaria. Lei si ammala e lui le scrive questa canzone. Magari non li conoscete, ma non potete non conoscere i #prozacpiù di cui loro erano i 2/3. Questa canzone è uscita per la prima volta nel 2017 ma viene ripubblicata con i feat. di tanti altri artisti e noi siamo tra questi. Felici di esserci perché questa è la più grande canzone su uno dei più grandi taboo del nostro tempo".

Imelio e il tumore

La band ricorda anche un'intervista: "Elisabetta purtroppo è scomparsa questa notte a soli 44 anni ed io voglio chiudere con le sue parole, rubate ad un intervista del 2018 (a Vanity Fair, ndr): ‘La situazione è delicata, mi è tornato fuori il tumore, al fegato questa volta. Sono sotto terapia, ma vorrei far capire a chi mi ascolta che la vittoria non sta nello stare in vita o nel morire, nel non avere più il tumore o nell’averlo. Saremmo tutti dei perdenti, altrimenti, perché, presto o tardi, finiamo tutti per morire. La vittoria sta nel decidere di essere felici".

“La fine della Chemio" la desideri per mesi, l’attendi come Babbo Natale, come l'arrivo del messia e come il messia sembra non arrivare mai, pensi che non tu non ci arriverai, perché sei stanco e perché come diceva quello dell'utopia: più cammini più si allontanta.Eppure ti sforzi di crederci, perché non devi solo farla, ma devi pure crederci.Devi crederci mentre il tuo corpo cambia come non pensavi fosse possibile, devi crederci pure quando stai una merda e non hai voglia di crederci.Perché la chemio è un impegno, come gli allenamenti per un atleta e ti occupa tutta la giornata, diventando totalizzante.Tutto il resto perde di valore.A quel punto ti sembra di non avere più tempo per nulla, neppure per crederci.Poi per fortuna arriva "La fine della Chemio" ed è una festa.Una festa da condividere con quelli che con te hanno attraversato "le paludi della tristezza". Quelle de "La Storia Infinita", hai presente? Se non hai presente fa nulla, è una favola di altri tempi…Questa invece è una storia di questi tempi qui: un sacco di gente muore di cancro e le cure ad oggi trovate, come la chemioterapia, sono devastanti e spesso insufficienti.Questa canzone parla della storia di una band e della loro amicizia sopra e sotto il palco: i #sicktamburo , ovvero Elisabetta e Gianmaria.Lei si ammala e lui le scrive questa canzone. Magari non li conoscete, ma non potete non conoscere i #prozacpiù di cui loro erano i 2/3. Questa canzone è uscita per la prima volta nel 2017 ma viene ripubblicata con i feat. di tanti altri artisti e noi siamo tra questi. Felici di esserci perché questa è la più grande canzone su uno dei più grandi taboo del nostro tempo. Elisabetta purtroppo è scomparsa questa notte a soli 44 anni ed io voglio chiudere con le sue parole, rubate ad un intervista del 2018:’La situazione è delicata, mi è tornato fuori il tumore, al fegato questa volta.Sono sotto terapia, ma vorrei far capire a chi mi ascolta che la vittoria non sta nello stare in vita o nel morire, nel non avere più il tumore o nell’averlo.Saremmo tutti dei perdenti, altrimenti, perché, presto o tardi, finiamo tutti per morire.La vittoria sta nel decidere di essere felici" #elisabettaimelio

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