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Il rapper Tay-K 47 accusato di un altro omicidio: era già stato condannato a 55 anni

Il rapper americano Tay-K 47 rischia la pena di morte per l’uccisione di un uomo nel 2017. Lo riportano i documenti del Procuratore distrettuale della Contea di Bexar in Texas dove è in carcere. Il rapper che nei mesi scorsi era stato condannato a 55 anni di prigione per un altro omicidio rischia un’altra condanna.
A cura di Redazione Music
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Il rapper americano Tay-K 47 rischia la pena di morte per l'uccisione di un uomo nel 2017. Lo riportano i documenti del Procuratore distrettuale della Contea di Bexar in Texas dove è in carcere. Il rapper che nei mesi scorsi era stato condannato a 55 anni di prigione per un altro omicidio, rischia un'altra condanna per l'uccisione del fotografo Mark Anthony Saldivar durante una rapina avvenuta, appunto nel 2017, come si legge proprio nel comunicato stampa del Procuratore distrettuale della Conte: "Taymor McIntyre (vero nome del rapper, ndr) è stato accusato di omicidio. L'accusa sostiene che il 23 aprile del 2017 McIntyre ha ucciso volontariamente Mark Anthony Saldivar colpendolo con un'arma da fuoco durante una rapina". Nella nota stampa si legge che "un'accusa resta tale e non è una prova di colpevolezza, perché questi casi sono ancora in attesa di giudizio" spiegando che per questi motivi quell'ufficio non può commentare ulteriormente sui fatti e sulle circostanze dei reati.

Il rapper è già in carcere a seguito della condanna a 55 anni per un altro omicidio. Il rapper fu condannato, infatti, per aver ucciso il 21enne Ethan Walker durante un altro tentativo di furto, era il 2016. Dopo l'arresto il rapper fu messo ai domiciliari, ma ruppe la cavigliera elettronica e fuggì a San Antonio. Fu proprio durante la fuga che il rapper tentò il furto al fotografo che oppose resistenza e fu ucciso. Si creò una vera e propria caccia all'uomo, e proprio durante quella fuga girò anche il video di una delle sue canzoni più famose, "The Race". La cattura avvenne nel luglio del 2017 in New Jersey.

McIntyre fu accusato di essere il killer dalla madre del fotografo. Nell'accusa si descriveva l'omicidio con Saldivar che era in un veicolo con McIntyre e altre due persone, con il fotografo a cui fu rubata l'attrezzatura e successivamente cacciato dalla vettura e comunque cercò di fermare i tre finché McIntyre gli puntò la pistola e sparò, a quel puntò fuggi dalla scena del crimine lasciando l'uomo morire.

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