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Il rapper Lupe Fiasco inveisce contro Obama e viene cacciato dal palco (VIDEO)

Mentre a Washington si svolgeva il concerto per celebrare il secondo mandato presidenziale di Barack Obama, il rapper Lupe Fiasco è salito sul palco per denunciare la politica del Presidente e schierarsi contro la guerra. La sicurezza lo ha cacciato.
A cura di Daniela Seclì
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Svolta inaspettata per il concerto che si è tenuto all’Hamilton Live Theater di Washington per celebrare il secondo mandato presidenziale di Barack Obama. Tutto procedeva nel consueto clima di speranza e fiducia nel cambiamento quando sale sul palco il rapper Lupe Fiasco. L’artista, già in passato, aveva dimostrato di non apprezzare le idee politiche del Presidente e quale migliore occasione di un concerto in suo onore per fargli presente il suo punto di vista? Per 30 minuti si è esibito, indisturbato esprimendosi contro Obama e contro la guerra, con frasi come:

…queste sono le persone che dovrebbero dirci la verità, Limbaugh è un razzista, Glenn Beck è un razzista, la striscia di Gaza veniva bombardata e Obama non ce lo diceva. Ecco perché non ho votato né per lui, né per l’altro. Io sono parte del problema, il mio problema è che sono pacifico.

D’un tratto le luci si sono spente, la musica e il microfono sono stati staccati. Quattro omaccioni della sicurezza hanno fatto muro attorno a lui invitandolo a lasciare il palco. Scoppia la polemica da parte dei detrattori di Obama. Dov’è finita la libertà d’espressione? Si chiedono. Gli organizzatori dell’evento, però, ci hanno tenuto a chiarire l’accaduto tramite un comunicato stampa in cui sostenevano che il rapper aveva annoiato il pubblico con la sua “bizzarra” esibizione, era stato invitato perciò a passare alla prossima canzone ma si è rifiutato. A quel punto la sicurezza si è vista costretta ad intervenire per fermare quell’esibizione che, a loro dire, aveva lasciato il pubblico insoddisfatto. Nessun tentativo di censurare l’artista dunque, ma solo un modo per garantire uno spettacolo godibile a chi assisteva.

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