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Il rapitore del rapper Takeshi 6ix9ine è stato condannato a 24 anni di carcere

Anthony Ellison, il rapitore di Takeshi 6ix9ine e uno dei riferimenti principali della Nine Trey Gangsta Bloods è stato condannato a 24 anni di carcere dal tribunale di New York, dopo la collaborazione con la giustizia del rapper americano. L’uomo ha aggravato la sua posizione con una violenza perpetrata anche ai danni di un giornalista, sfigurato in volto da una ferita da 300 punti di sutura.
A cura di Vincenzo Nasto
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Anthony Ellison, il membro della gang a cui apparteneva in passato il rapper Tekashi 6ix9ine, è stato condannato a una pena di 24 anni per il rapimento dello stesso rapper e per un atto di violenza inaudita verso il giornalista Mark Hobdy. I fatti risalgono al 2019, quando Tekashi 6ix9ine era indagato per affiliazione alla gang newyorkese e per omicidio colposo, e decise di collaborare con la giustizia.

La condanna

Anthony Ellison  è stato condannato a 24 anni. L'uomo nel 2019 rapì il rapper Tekashi 6ix9ine, dopo le prime voci che incominciarono a circolare sulla possibile collaborazione con la giustizia. Tekashi 6ix9ine dopo aver mantenuto i contatti inizialmente con la formazione criminale, dovuti anche ad accordi per la sua immagine nella città di New York, suggerì il nome di Ellison alla giustizia, per l'accusa di violenze che gli erano state rivolte contro. Il rapimento è stato mostrato anche con alcune immagini in tribunale, che riproponevano lo scambio tra la fidanzata di allora del rapper ed Ellison per riavere Tekashi 6ix9ine, attraverso una borsa con gioielli preziosi. Proprio sul rapporto tra il rapper e la gang è tornato a indugiare l'avvocato di Ellison, parlando di un accordo legale troppo favorevole per Tekashi, dopo i tanti favori ricevuti durante la sua carriera dalla formazione criminale, anche a livelli d'immagine.

Lo sfregio al giornalista

L'uomo è stato condannato per il rapimento ai danni del rapper newyorkese, ma ha aggravato la sua posizione anche un altro episodio avvenuto nella guerra tra gang, data la sua appartenenza ai Nine Trey Gangsta Bloods. Il 33enne nel 2018 aveva provocato una ferita al volto del giornalista Mark Hobdy, risanata solo con 300 punti di sutura come riferisce il portale americano Tmz. Come ha riferito il giudice della contesa Engelsmayer "ha scolpito il volto di un essere umano solo per inviare un messaggio, segnando personalmente il giornalista per tutta la vita". Hobdy era una spettatore innocente durante l'agguato a un appartenente della gang rivale quella sera, intimo amico del bersaglio originario, che però durante la violenza riuscì a scappare.

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