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Il musicista Enrico Fink contro Alessandra Mussolini: “Anche mio nonno è stato ucciso, dal tuo”

Ha sollevato un vero polverone il tweet di Alessandra Mussolini, decisa a querelare chiunque offenderà la memoria del nonno sui social. Tra gli interventi che si sono sollevati contro il discutibile intento dell’europarlamentare, c’è quello di Fink, tra i più noti rappresentanti della tradizione ebraica in Italia. La famiglia del nonno fu sterminata ad Auschwitz a causa delle leggi razziali del Duce.
A cura di Valeria Morini
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Alessandra Mussolini querelerà chiunque diffonda "immagini e/o frasi offensive nei confronti di Benito Mussolini". L'europarlamentare lo ha annunciato con un tweet, minacciando di presentare denunce alla polizia postale contro chi, d'ora in avanti, offenderà la memoria del nonno sui social. Il gesto ha sollevato un mare di polemiche e critiche, alcune provenienti dal mondo musicale. È il caso di Enrico Fink, musicista, attore e autore teatrale considerato uno dei principali interpreti della tradizione ebraica in Italia. Su Facebook ha replicato con un lungo post rivolto alla Mussolini, lui che ha perso diversi famigliari (tra cui il nonno) proprio a causa delle leggi razziali proclamate dal Duce.

Il messaggio di Enrico Fink

"Gentile Alessandra Mussolini – scrive Fink – leggo sul tuo profilo l'intenzione di querelare chi offenda la memoria di tuo nonno. Ti capisco benissimo: tuo nonno è stato ammazzato, non l'hai potuto conoscere, e te ne dispiace; e vuoi difenderne la memoria. È comprensibilissimo, e anche giusto direi in una qualche misura". Il post continua con il drammatico racconto di quanto successe al nonno e ad altri famigliari, deportati ad Auschwitz.

 Mi permetto di darti del tu perché in questo siamo simili: anche mio nonno è stato ammazzato, anche io non ho potuto conoscerlo, anche a me dispiace. Anche io voglio difenderne la memoria. Solo che il responsabile della morte del mio, di nonno, è il tuo. Mio nonno e 10 persone della famiglia di mio padre, anziani e bambini, sono stati arrestati dalla polizia repubblichina italiana, sotto gli ordini firmati dal tuo nonno, imprigionati a Fossoli, poi consegnati ai nazisti e spediti ad Auschwitz da dove non sono più tornati. Quindi, capirai bene che, pur rispettando le tue legittime opinioni, io non possa avere altra idea che questa: tuo nonno è stato un criminale, una vergogna per il genere umano. E nonostante sia visceralmente contrario alla pena di morte, non riesco a non essere contento che abbia fatto, troppo tardi, la fine che ha fatto. Se ritieni di querelarmi sarò ben felice di spiegarmi meglio in tribunale: ma credo tu sappia bene che ho buoni argomenti, e come me li hanno tanti di quelli che vorresti querelare. Ti saluto cordialmente.

ps. qui di seguito metto i nomi, come fossero "tag", dei parenti prossimi di mio padre (arrivo al massimo a zii e cugini di primo grado, non vado oltre) uccisi per ordine del tuo caro nonno. Mi sento "con" loro, a inviarti questo saluto.

Con: Isacco Fink, Benzion Fink, Rosa Fink Birnbaum, Lina Fink Rotstein, Ester Fink Farber, David Farber, Bruno Farber, Carlo Bassani, Giuseppe Bassani, Rina Lampronti Bassani, Marcella Bassani.

Chi è Enrico Fink

Nato nel 1969 a Firenze, Enrico Fink ha una laurea in fisica, ma ha deciso subito dopo gli studi di dedicarsi alla musica e al teatro. Il suo repertorio spazia dal jazz alla musica contemporanea, dalla musica di strada alla musica sacra. Si è esibito come cantante, ma anche come attore, flautista e corista, nel corso di festival, eventi, così come al Quirinale e al Festival di Sanremo. Il padre Guido Fink, figlio del sopracitato Isacco Fink (di cui Enrico ha pubblicato una foto d'epoca), è un importante critico cinematografico e letterario.

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