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5 canzoni per ricordare Maradona e il mito del Pibe de Oro

Diego Armando Maradona è morto a causa di un’infarto a 60 anni. La sua scomparsa, considerata allo strenuo di un dio del calcio, è diventata quello di un simbolo di un calcio ormai scomparso. A lui sono state dedicate canzoni che riportano in mente le sue grandi gesta in campo, ma soprattutto tra la gente, in strada, tra il suo popolo.
A cura di Francesco Raiola
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Diego Maradona, morto a 60 anni per arresto cardiaco, non è solo il più grande calciatore di tutti i tempi ma è stato anche un'icona culturale che ha segnato, nel bene e nel male la società di tutto il mondo. Iconico, controverso, geniale, irascibile, Diego ha segnato un mondo che andava oltre il calcio. Napoli lo porta con sé al pari di San Gennaro, sacralizzato, simbolo di rivalsa e di riscatto del sud sul nord, di possibilità, quella che il più grande di tutti i tempi potesse scegliere una piazza che non fosse così blasonata. Ma Maradona è immaginario popolare, ha segnato tutti i campi artistici possibili, compresa la musica. Proprio la musica lo ha raccontato, e ha contribuito appunto a costruire l'immaginario che in qualche modo lo ha strappato dal mondo prettamente sportivo. Ecco i 5 brani che hanno raccontato e segnato Diego Armando Maradona.

Ho visto Maradona dei Tifosis del Rey

Quello che sembrava uno dei cori da stadio è diventata una delle canzoni più importanti a livello calcistico, in cui veniva esaltato tutto lo stupore per la visione di Maradona, atterrato come un alieno a Napoli dal Barcellona. "Ho visto Maradona", coro diventato un brano in Argentina, attraverso i Tifosis del Rey, celebra Diego Armando Maradona come la felicità applicata al gioco del calcio, una visione sempre più gioiosa che tende all'amore. Il verso che fotografa meglio è sicuramente il ritornello: "Oh mamma, mamma, mamma, oh mamma, mamma, mamma, sai perché mi batte il corazon, ho visto Maradona, ho visto Maradona, e mamma, innamorato sono".

La vida tombola di Manu Chao

Il brano di Manu Chao "Si yo fuera Maradona", contenuto anche nel biopic di Emir Kusturica sul campione argentino, raccoglie tutte le sensazioni del popolo, a cui veniva trasmessa la passione di Maradona. Il brano, uscito nel 2007, racconta la prospettiva di Manu Chao, che afferma: "Se io fossi Maradona vivrei come lui, se io fossi Maradona di fronte a qualsiasi porta, se fossi Maradona non sbaglierei mai, se io fossi Maradona sarei perso in qualunque luogo". Una testimonianza d'amore di tutta l'America Latina, come sempre luogo in cui si costruiscono e raccontano la storia dei miti del calcio. Manu Chao è anche protagonista di un'altra canzone che aveva Maradona come faro, ovvero "Santa Maradona", pezzo ormai storico dei Mano Negra.

O reggae e Maradona di Valerio Jovine

Il brano di Valerio Jovine "O reggae e Maradona" è forse uno dei brani che meglio fotografa e racconta ciò che Maradona è stato per il Napoli, ma soprattutto per la città di Napoli. Un simbolo che non potrà mai cadere ed essere dimenticato, un figlio della lotta diventato parte del popolo. La canzone, pubblicata nel 2007, recita: E il suo nome ancora oggi è scritto su tutti i muri in città, sui palazzi proprio dietro a casa mia. Perché un campione vero non muore mai, e tu rimani sempre il re di questa città".

Diego Armando Maradona di Francesco Baccini

Il cantante Francesco Baccini nel 1992 ha dedicato un suo brano a Diego Armando Maradona, descrivendolo come il Messia pronto a far fare festa alla bella Napoli. Il singolo denuncia anche l'ipocrisia del sistema calcio dietro l'esilio a cui è stato costretto il numero 10 del Napoli, a causa di questioni esterne al calcio. Uno dei versi che rappresenta di più il rapporto tra Napoli e Maradona è: "Eccolo, con l'andatura di un apostolo, è lui il messia del calcio d'angolo. Toccalo, e mentre Napoli fa festa, ha una voce nella testa"

Maradona Y Pele dei TheGiornalisti

Il brano da classifica più recente è il singolo dei TheGiornalisti "Maradona y Pelè". Il brano scritto nel 2019 racconta un rapporto tra due ragazzi durante l'estate, un gioco di sguardi e avvicinamenti che viene attraverso delle sicurezze come: "Noi crediamo in Robert De Niro, nella Tigre di Mompracem, nella storia che sanno tutti, Maradona è megl'e Pelé, è megl' ‘e Pelé". L'ultima parte del ritornello si rifà a un coro intonato dai tifosi del Napoli, durante il dualismo calcistico tra Diego Armando Maradona e la leggenda brasiliana Pelè, su chi fosse il miglior calciatore della storia. Non serve alludere a chi veniva preferito.

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