Il frontman dei Green Day vuole rinunciare alla cittadinanza americana dopo la sentenza sull’aborto
La decisione della Corte Suprema degli Stati Uniti D'America, di ribaltare la sentenza Roe vs Wade sul diritto all'aborto, sta spingendo sempre più artisti a scagliarsi contro il proprio paese. Un esempio delle ultime ore sono le affermazioni sul palco di Londra, durante Hella Mega Tour, del frontman dei Green Day Billie Joe Armstrong. Il cantante, durante il concerto, ha deciso di esibirsi in un monologo, dettato dalla rabbia, con cui ha attaccato pubblicamente gli Stati Uniti D'America, annunciando di voler rinunciare alla sua cittadinanza. La decisione della Corte Suprema ha irritato una grande fetta del pubblico statunitense, ma non solo, con i fan accorsi a Londra al concerto che sembra abbiano apprezzato le parole di Armstrong, che ha terminato il suo intervento affermando: "Non sto scherzando, nei prossimi giorni succederà qualcosa".
Il messaggio di Billie Armstrong sul palco di Londra
"Fanc*** l'America. Voglio rinunciare alla mia fott** cittadinanza. Vengo qui, caz**". Il pubblico di Londra esplode, in un movimento di protesta che sta attraversando l'oceano Atlantico e che sta interessando quasi tutti i festival europei, come anche il Glastonbury. Le parole sono urlate al microfono da Billie Joe Armstrong, frontman dei Green Day, durante la tappa al London Stadium per l'Hella Mega Tour. La rabbia di Armstrong risuona forte nel microfono, con il cantante che riflette su quanto la scelta dei giudici della Corte Suprema Samuel Alito, Clarence Thomas, Neil Gorsuch, Amy Coney Barrett e Brett Kavanaugh, stia cambiando il corso della vita di tante persone negli Stati Uniti. Per chi pensava a una provocazione, Armstrong rafforza il concetto: "Mi vedrete molto più spesso da quest'altra parte dell'Atlantico. Ci sono cose troppo stupide nel mondo per tornare in quel paese miserabile. Non sto scherzando, nei prossimi giorni succederà qualcosa".
Le reazioni del mondo della musica per il processo Roe vs Wade
Un vento di protesta che ha coinvolto moltissimi artisti, come Taylor Swift, che dopo la pronunciazione della Corte Suprema, aveva twittato: "Sono terrorizzata che sia accaduto nel paese in cui viviamo. Dopo decenni in cui le persone hanno lottato per i diritti delle donne sul proprio corpo, oggi ci è stato tolto tutto. Dalle proteste social di Phoebe Bridgers, Harry Styles, Maggie Rogers, Charli XCX e Zara Larsson, al "Fuck You" cantato dalla nuova stella canadese Olivia Rodrigo insieme a Lily Allen, passando anche per l'esibizione, sempre al Glastonbury, di Kendrick Lamar. Dopo la sua esibizione, terminata con "Savior", il cantante si è pronunciato in un'espressione, ripetuta per più di 10 volte, aumentando sempre di più l'intensità del messaggio: "Mi giudicano, giudicano Cristo. Buona fortuna alle donne e ai loro diritti".