Il dj Riccardo Cioni non è morto per Covid: il ricordo di Linus e Carlo Conti
La notizia della morte del dj livornese Riccardo Cioni ha sconvolto il mondo del clubbing italiano. L'uomo aveva 66 anni ed era risultato positivo al Covid nei giorni immediatamente precedenti alle festività natalizie, ma dopo un ricovero in ospedale, era stato dimesso ed era rientrato a casa sua. Le condizioni di Cioni, però, si sarebbero aggravate successivamente portando alla scomparsa improvvisa. La. orte, però, non sarebbe legata al Covid, stando a quanto si legge sulla sua pagina Facebook, in cui è stata ufficializzata la tragedia ma sottolineando che il Covid non c'entra nulla: "Strappato dai propri affetti familiari, a causa di breve ed improvvisa malattia non collegata alla recente epidemia, in data odierna alle ore 12.00, è venuto a mancare Riccardo Cioni. Ne danno notizia la moglie, il figlio, i cognati e i nipoti tutti" si legge nello status apparso sulla sua pagina Facebook.
Il ricordo di Linus
Una scomparsa che ha colpito molti, tra cui anche personaggi noti come Linus e Carlo Conti che hanno voluto ricordarlo sui propri social. Il direttore editoriale del polo radiofonico del gruppo GEDI ha ricordato così Cioni: "Estate 1989 (credo). Io, Riccardo Cioni e Mozart in giro per tutta l’Italia a mettere i dischi. Mozart era stato il Re della Baia degli Angeli, Riccardo il primo ad essere così famoso da fare le serate col nome sui manifesti. Io (incredibile) ero il ragazzino. La dimostrazione del fatto che fosse un’altra epoca è che di tutta quella stagione questa è l’unica foto che ho trovato. Cioni è quello che si intravede sulla destra, piegato dal ridere. Ciao Ric".
Il ricordo di Carlo Conti
A ricordare il dj anche Carlo Conti che ha postato una foto di Cioni alla consolle scrivendo: "Oggi se n’è andato un altro pezzo di storia delle radio e delle discoteche . Ciao Riccardo , grande dj full time". Al suo status i like di artisti come Jovanotti e Claudio Cecchetto. Cioni era stato uno dei dj più noti del Paese, costruendo la sua fama soprattutto negli anni 80, quando pubblico quella che resta la sua hit maggiore "In America" di cui aveva riproposto un remix proprio poche settimane prima della sua scomparsa.