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Il diario dei Minus One dall’Eurovision 2016: ‘Che emozione il palco di Stoccolma’

I Minus One proseguono il loro diario da Stoccolma, dove questa sera sapranno se riusciranno a entrare nei 20 che si giocheranno la vittoria finale dell’Eurovision. La seconda puntata racconta l’emozione di esibirsi davanti a 16 mila persone.
A cura di Minus One
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C’è poco da dire, salire sul palco dell’Arena di Stoccolma, 16.000 posti…. Non è da tutti i giorni!

Ieri è stata la prima serata ufficiale: abbiamo avuto le prove nel pomeriggio, e la prova ufficiale per la giuria la sera. Siamo nella prima semifinale, che si terrà oggi. Sapremo stasera se, tra i voti della giuria e quelli del pubblico, entreremo in finale.

Ma torniamo a ieri: l’Arena è perfettamente organizzata, superato il controllo di sicurezza (che ormai a questi mega eventi è purtroppo sempre necessario) ci aspettano delle automobiline elettriche (tipo quelle dei campi da golf) per portarci nella “Artists Bubble” la zona dei camerini degli artisti. È una specie di caravanserraglio, ci sono fotografi giornalisti e delegati (ogni nazione porta i propri delegati di supporto agli artisti) dappertutto, una piccola baraonda. Cerchiamo il nostro camerino, e ci prepariamo. Harrys è come sempre il più incontrollabile, basta che veda una ragazza (a dato che ci sono molte ballerine, le belle ragazze non mancano) e si perde immediatamente, per cui dobbiamo sempre assicurarci che ci segua (il suo pizzo color blu elettrico sembra aver avuto molta presa sul pubblico femminile. Ma anche lo sguardo cattivo di Francois fa presa….). Per il nostro povero manager (Italiano, si chiama Giampiero Soncini… in arte GP) tenerci sempre tutti insieme è un’ impresa! Ha detto che vuole attivare il sistema dei manager delle K-pop band Coreane, che vivono in una specie di regime militare! Meglio che righiamo dritti……

Arriva il momento… è sempre una emozione, non importa quante volte si salga su un palco. Noi suoniamo insieme da 7 anni, e abbiamo avuto concerti con migliaia di persone anche negli USA. Ma non importa, c’è sempre quel momento di tensione, di timore reverenziale per la folla. In questo caso poi, c’è tutta una procedura ferrea, un po’ come una catena di montaggio: ti portano prima nella zona dove inserisci gli auricolari (ognuno di noi sente la musica attraverso questi auricolari, in quanto la musica dal palco è diretta verso il pubblico e sul palco si sente male), che vengono ovviamente testati; poi ti muovi in una zona di attesa, e da lì alla zona retrostante il palco. Vediamo i cantanti prima di noi, dal mitico Sergey Lazarev, russo, uno dei favoriti. Siamo diventati amici a Mosca, ci ha chiamato alla sua festa di compleanno ed abbiamo fatto abbastanza casino insieme…. Poi è la volta della Repubblica Ceca, Gabriela Cuncikova, che ci ha inviato una piccola disfida con lei che ha interpretato Alter Ego, e noi che dovevamo interpretare la canzone dopo la nostra (lo abbiamo fatto e molto bene, è su YouTube!!).

Sergey ha finito, esce, grandi saluti ed abbracci, è uno dei favoriti, la Russia ha investito molto sugli effetti speciali. Parte Gabriela, dietro di noi si prepara Zoe, dell’Austria. 3 minuti…. In 3 minuti ci giochiamo mesi di preparazione, di fatica, di speranze. È incredibile. Siamo tesi, ma forti e motivati. Sappiamo di essere bravi e di suonare maledettamente bene, con un cantante a livello mondiale. Ma sono sempre tre minuti che possono cambiare una vita…..

Gabriela scende, tocca a noi. Il palco…. 16.000 persone, il fumo in scena, si parte. Ed i tre minuti passano in tre secondi, c’è il boato della folla, il 99% di loro non ci aveva mai sentito, il loro boato forse può influenzare il giudizio della giuria. Scendiamo dal palco, GP ci abbraccia tutti, ha un sorriso che ci spiega come è andata senza bisogno di parole. Degli addetti svedesi ci dicono che tra di loro tutti tifano per noi, ci dicono “finalmente una canzone rock, ed è pure bella”. Ci danno tanta soddisfazione quanto gli altri 16.000!!!

Ci togliamo gli auricolari, e via verso la Green zone, dove seguiamo gli altri dopo di noi. E da questa posizione privilegiata, che spettacolo meraviglioso di luci, colori, suoni, effetti. È fantastico. È una avventura incredibile…

La prima puntata del diario dei Minus One

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