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Il Coronavirus colpisce anche la musica, Assomusica: “Non si può portare un Paese alla paura”

Il Coronavirus e le manovre in atto per evitare l’epidemia e l’estensione del contagio hanno colpito in queste settimane anche il comparto musicale. Concerti cancellati, firmacopie spostati e uscite rimandate stanno portando enormi problemi economici. Fanpage.it ha chiesto ad Assomusica qual è la previsione per le prossime settimane.
A cura di Francesco Raiola
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Foto Matt Cowan/Getty Images
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La situazione Coronavirus e il rischio epidemie sta portando a un giro di vite anche per quanto riguarda le manifestazioni pubbliche. La situazione per quanto riguarda i concerti è critica: non si contano più, ormai, i concerti cancellati a seguito delle ordinanze governative. Nella bozza del nuovo Decreto del Governo si parla di "sospensione di manifestazioni di qualsiasi natura, nonché degli eventi in luogo pubblico o privato e in luogo chiuso aperto al pubblico (inclusi cinema e teatri), che comportino affollamento di persone e che non garantiscano il rispetto della distanza di sicurezza/interpersonale di almeno un metro". Insomma, una ulteriore conferma delle difficoltà di riprendere a stretto giro una normalità di concerti live, soprattutto tenendo d'occhio anche quanto sta succedendo in altri ambiti come Istruzione e Sport: "Non è possibile portare un paese alla paura" ha detto Vincenzo Spera, Presidente di Assomusica, l'Associazione degli Organizzatori e Produttori di Spettacoli di Musica dal Vivo, che ha parlato di bisogno di "ricostruire il tessuto emozionale positivo" a seguito delle disposizioni per il Coronavirus.

Preoccupazione per alcune misure delle Istituzioni

"L’impressione generale per quanto riguarda la situazione dei concerti è che le attività resteranno ferme per tutto il mese di marzo. Ci preoccupano molto le misure che le istituzioni intendono intraprendere rispetto alle distanze minime da mantenere durante gli spettacoli, misure che non tengono conto di quella che è la realtà dei concerti e che rischiano di causare non pochi danni per gli organizzatori – ha dichiarato a Fanpage.it Spera -. Abbiamo già presentato nei giorni scorsi al Presidente del Consiglio e ai principali Ministri delle richieste che sono strettamente legate, da un lato, alla tutela dei lavoratori e, dall’altro, a consentire una maggiore liquidità alle aziende".

Sostegno economico alle imprese

Spera parla di un contatto diretto con il Governo, anche per sostenere economicamente le piccole imprese: "In questa settimana stiamo continuando a sensibilizzare il governo su questi temi e, a tal proposito, oggi pomeriggio incontreremo il Sottosegretario allo Spettacolo. Stiamo lavorando in modo particolare su degli ammortizzatori a sostegno delle singole imprese sperando che le nostre richieste vengano accolte. Teniamo presente che la musica dal vivo è uno dei maggiori aggregatori sociali e in quanto tale va preservata. Non è possibile portare un paese alla paura e alla depressione, ma bisogna piuttosto tentare di ricostruire il tessuto emozionale positivo che questa forma di spettacolo porta con sé".

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