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Il Comune di Roma accoglie l’appello di Venditti: “Ok alla targa per Dalla”

L’Assessore alla Cultura del comune di Roma Luca Bergamo ha accolto l’appello del cantante Antonello Venditti che aveva chiesto ancora una volta che l’amministrazione capitolina si impegnasse per ricordare Lucio Dalla con una targa sulla sua casa romana.
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Lucio Dalla (LaPresse)
Lucio Dalla (LaPresse)

Antonello Venditti chiama e il Comune di Roma risponde. Dopo l'appello che il cantante aveva fatto durante la sua ospitata a Edicola Fiore, il programma condotto da Fiorello, affinché il Comune si prendesse carico dell'affissione di una targa commemorativa sulla casa che Lucio Dalla abitò dal 1980 al 1986 in vicolo del Buco, al civico 60, l'Assessore alla Cultura del comune di Roma Luca Bergamo, lo ha accolto e ha dichiarato che si impegnerà personalmente affinché questa richiesta non cada: "Accolgo volentieri l'appello di Antonello Venditti. Il suo desiderio – ha detto all'ANSA Bergamo – credo sia condiviso dai tanti che hanno sognato e vissuto emozioni profonde grazie alle canzoni di Lucio Dalla. Lavoreremo, con i dovuti passaggi amministrativi, perché possa essere realizzato".

L'Assessore, insomma, si è impegnato a realizzare un progetto che il cantante romano chiede da un paio d'anni, per una casa che ha avuto un'importanza particolare per lui e per lo stesso Dalla che lì ha scritto uno dei suoi pezzi più amati, "La sera dei miracoli". Ieri Venditti aveva detto: "Se il Comune non fa niente farò io una targa".

Fu in quella casa che il cantante bolognese accolse un Venditti reduce da un periodo molto difficile stando alle sue stesse parole. Fu un momento molto intenso e bello per Dalla, come ricorda al Corriere il suo ufficio stampa storico Michele Mondella, che ha spiegato: "Erano anni belli, Roma stava vivendo una sua primavera e aveva un certo mistero – ricorda Mondello, che è stato anche ufficio stampa di tanti cantautori romani – Lucio adorava Bologna, ma amava anche Roma. Era amico di Renato Nicolini, l’ideatore dell’Estate romana, manifestazione che ebbe grandissimo successo che portò cinema, teatro e musica in città. Per un periodo Lucio aveva vissuto, ma in affitto, anche al Pantheon. Era stato Venditti a fargli conoscere Trastevere. Erano amici".

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