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Antonello Venditti: “Se il Comune di Roma non fa niente per la targa a Dalla, faccio io”

Durante Edicola Fiore Antonello Venditti è tornato a proporre al Comune di Roma una targa per la casa che Lucio Dalla ebbe per qualche anno nella Capitale: “E se non lo fate voi, lo faccio io” ha detto.
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Era forte il legame che univa Antonello Venditti e Lucio Dalla, mentre quest'ultimo era in vita e questo filo continua a legarli anche dopo la morte del cantautore bolognese. Durante la puntata di ieri di "Edicola Fiore", il programma condotto da Fiorello in cui il cantante romano era ospite, Venditti ha rivolto un appello al Sindaco di Roma Virginia Raggi, auspicando che il Comune possa farsi carico della targa ricordo sulla casa romana di Dalla: "‘Grazie Roma' e ‘Notte prima degli Esami' – ha rivelato – sono nate in una casa che mi ha trovato lui a Roma, dopo un periodo difficile di esilio milanese, a seguito della mia separazione (dalla moglie Simona Izzo, ndr). Una targa, quindi, per la casa che il cantautore aveva in vicolo del Buco: "Passo sempre davanti alla casa in cui abitò. Se il Comune non fa niente – conclude Venditti – farò io una targa" ha spiegato al conduttore, ricordando come quella casa – in cui tornò dopo un esilio milanese forzato – fu un vero e proprio rifugio per lui che in quegli anni scrisse alcune delle sue canzoni più belle della propria carriera, mentre in quella casa a Trastevere l'amico componeva una canzone come "La sera dei miracoli".

In realtà l'appello del cantante partì un paio di anni fa, ma evidentemente è caduta nel vuoto. In un'intervista a Repubblica, Venditti spiegò che  "era un po' buia, con un grande pianoforte che abbiamo più volte suonato assieme. Lui ha voluto bene a quel quartiere e a quella abitazione. Ora sarebbe giusto che il Comune lo ricordasse con una targa su quelle mura". "È la sera dei miracoli fai attenzione / Qualcuno nei vicoli di Roma / Con la bocca fa a pezzi una canzone" comincia così proprio "La sera dei miracoli" e quella Roma era quella in cui ebbe casa tra il 1980 e il 1986, quando accolse un Venditti in crisi dopo il successo di "Buona domenica" e l'abbandono della Capitale: "Mi chiamò segnalandomi quell'abitazione – spiegò in quell'intervista -. Io avevo lasciato Roma. Insistette tanto e mi convinse. Io ero anche in crisi economica, ma trovammo i soldi e la presi: era a 20 metri dalla casa di Lucio".

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