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Il cantante R.Kelly colpevole di reati sessuali su minori

R. Kelly, il noto cantante R&B americano, è stato ritenuto colpevole per reati sessuali su minori: da pornografia ad adescamento, l’artista era già stato condannato a trent’anni nel 2021.
A cura di Ilaria Costabile
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R.Kelly, il noto cantante R&B americano, è stato condannato per reati sessuali su minori. A deciderlo è una giuria di Chicago che ha lo ha inchiodato per ben tre capi di imputazione di pornografia su minori, ma assolto da un quarto, mentre è stato ritenuto colpevole di tre su cinque capi di imputazione per adescamento minorile. Nel 2021 l'artista era già stato condannato a trent'anni con l'accusa di crimine organizzato e traffico sessuale.

Nuove condanne si aggiungono ai trent'anni di carcere

Si allunga, quindi, la pena da scontare per l'autore di "I believe I can fly", uno dei brani più noti della musica Anni Ottanta-Novanta, che rischia di trascorrere il resto della sua vita dietro le sbarre dopo le ultime notizie giunte da oltreoceano. Colpevole di pornografia a danno di minori per tre capi d'accusa e anche di adescamento sessuale, è stato però assolto dall'accusa di cospirazione contro la giustizia in un processo risalente al 2008. Non sono ancora stati resi noti gli anni di pena da scontare, ma considerando che lo scorso anno, a giugno 2021, era stato condannato a trent'anni per associazione a delinquere e traffico sessuale, perché il suo staff lo aiutava ad organizzare incontri con minorenni.

La prima accusa di pedofilia nel 2000

R. Kelly, il cui nome completo è Robert Sylvester Kelly, è stato una delle stat riconosciute a livello internazionale del rap e dell'R&B, vincitore di 12 dischi di platino e famoso per essere autore di hit di successo. Fin dall'inizio della sua carriera, però, il suo comportamento fece discutere. Nel 1994 sposò Alliyah, all'epoca dei fatti 15enne, ragion per cui sul certificato di nozze l'artista fu costretto a falsificare la data per far risultare maggiorenne la sua consorte, morta poi in un incidente nel 2001. I dubbi sulla condotta del rapper, quindi, erano già insistenti sul finire degli Anni Novanta, tanto che nel 2000 arrivò la prima accusa di pedofilia, a seguito di un'inchiesta del Chicago Sun-Times, prima testata ad interessarsi attivamente alle vicende poco chiare che includevano il rapper.

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