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Il cantante degli Smash Mouth minimizzò il coronavirus: prima vittima tra il pubblico del motoraduno

In Minnesota è stata registrata la prima morte per Covid-19 avvenuto a seguito dello Sturgis Motorcycle Rally’s, un motoraduno tenutosi negli Stati Uniti durante la prima settimana di agosto. Durante il festival il cantante degli Smash Mouth aveva minimizzato la pandemia. L’uomo aveva più di 60 anni e aveva preso parte al raduno.
A cura di Vincenzo Nasto
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In Minnesota è stato riportato il primo decesso Covid-19 dovuto ad un contagio avvenuto durante lo Sturgis Motorcycle Rally’s, un festival tenutosi durante la prima settimana di agosto, durato 10 giorni e che ha ospitato più di 400.000 persone. L'uomo aveva più di 60 anni e secondo il report ospedaliero, aveva già malattie pregresse all'infezione. Nei giorni successivi alla fine del festival, l'uomo era stato ricoverato in terapia intensiva ed è rimasto lì per diverse settimana prima del decesso.

Gli Smash Mouth sotto accusa

Il Sturgis Motorcycle Rally’s è stato ritenuto, negli Stati Uniti, un focolaio divampato in 11 stati, tra cui anche Wisconsin e Washington, registrando per adesso i contagi attorno ai 300. Una delle band più famose ad essersi esibita sono stati gli Smash Mouth – band nota per le hit "All star", "I'm a believer e "Walkin' on the Sun" -, il cui frontman Steve Harwell si è ritrovato nei guai per alcune frasi riferite durante la manifestazione. Infatti il cantante, durante l'esibizione, si è rivolto al pubblico affermando: "Quando sono stato chiuso in casa, sono diventato pazzo. Adesso fortunatamente siamo tutti qui e ci stiamo comportando di nuovo tutti quanti da esseri umani. Questo Covid è una stronzata". Una frase che ha scatenato le critiche sui social, soprattutto dovuto all'aumento dei contagi in maniera decisa alcuni giorni dopo l'esibizione.

Le minacce alla band

La band negli scorsi giorni aveva pubblicato sui social una foto di una lettera recapitata con un loro disco rotto all'interno, oltre ad un foglio in cui il gruppo veniva indicato direttamente responsabile dell'aumento dei contagi dovuto al festival. Il post è stato successivamente cancellato a causa del grande numero di commenti denigratori per la band. Gli Smash Mouth non erano l'unica band presente al festival: tra loro i Quiet Riot, Bone Thugs N Harmony, Kenny Wayne Shepard, Buckcherry, Trapt, Molly Hatchet, Night Ranger, Colt Ford, Lit, Reverend Horton Heat, Jackyl, 38 Special e i Drowning Pool.

I numeri del contagio potrebbero essere più alti

Kris Ehresmann, il direttore del dipartimento della salute per le malattie infettive del Minnesota ha affermato che i numeri potrebbero essere ben maggiori, dovuti sia alla presenza numerica ma anche ai video che dimostrerebbero l'assenza di distanziamento sociale e di spazi adibiti all'ascolto: "Il festival doveva essere tenuto d'occhio, in proporzione è stato l'evento con più persone dalle prime chiusure per il Covid-19".

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